Hai bisogno di una versione PDF dell’articolo per una lettura più comoda o per conservarne una copia? Clicca sul link sottostante per scaricare il PDF direttamente sul tuo dispositivo.
Scarica l’articolo in PDF (ITA)Do you need a PDF version of the article for easier reading or to keep a copy? Click the link below to download the PDF directly to your device.
Download Article as PDF (ENG)Benvenuti nell’era dell’AI quasi umana
Con oltre 700 milioni di utenti settimanali, ChatGPT era già una presenza dominante nella vita digitale di milioni di persone. Ma con GPT-5, OpenAI ha fatto un salto quantico. Il nuovo modello non è solo più intelligente, è più maturo. Capace di distinguere quando serve una risposta rapida e quando invece è necessario un ragionamento profondo, GPT-5 si adatta al contesto, alla tua voce, alle tue abitudini. È come se avesse imparato non solo a parlare, ma a pensare.
E il risultato? Un’esperienza così naturale che spesso dimenticherai di stare parlando con un’intelligenza artificiale.
Cosa c’è di nuovo? Tutto. Davvero.
1. Ragionamento avanzato, allucinazioni ridotte
GPT-5 è stato addestrato per essere più coerente, preciso e affidabile. Le famigerate “allucinazioni” — quei momenti in cui l’AI inventa dati o fatti — sono drasticamente diminuite. Il modello ora valuta meglio le informazioni, verifica il contesto e, quando non sa qualcosa, lo dice con chiarezza. E non solo: spiega perché non può rispondere, rispettando i limiti etici e di sicurezza con una trasparenza mai vista prima.
2. Multimodalità evoluta: vede, sente, capisce
Dimentica i comandi testuali. GPT-5 interagisce con il mondo attraverso testo, voce e visione in modo integrato. Puoi mostrargli una schermata del tuo sito web e chiedergli di migliorarne il design. Puoi registrare un’idea a voce e lui la trasformerà in un piano d’azione dettagliato. E con Advanced Voice, la sua voce è più espressiva, naturale, quasi umana. Addio robot monotono: benvenuto interlocutore empatico.
3. Personalità, colore e stile: ChatGPT ti assomiglia
Da oggi, puoi personalizzare ChatGPT non solo nel funzionamento, ma nello stile. Vuoi un interlocutore ironico? Attiva la personalità Cynic. Hai bisogno di qualcuno che ascolti senza giudicare? Scegli Listener. Preferisci un nerd appassionato di dati? Eccolo. Puoi persino cambiare il colore della chat. E grazie all’integrazione con Gmail, Google Calendar e Contacts, ChatGPT sa quando sei occupato, ti ricorda gli appuntamenti e suggerisce email da inviare — tutto in automatico.

Il nuovo genio del coding
Per gli sviluppatori, GPT-5 è una rivoluzione. Non è più un semplice autocompletamento: è un collaboratore tecnico completo. Può scrivere codice, ma soprattutto capirlo. Analizza interi repository, trova bug, propone soluzioni e spiega il ragionamento dietro ogni modifica. È come avere un senior developer sempre al tuo fianco, 24 ore su 24.
Supporta frontend visivamente impeccabili, sviluppo full-stack, refactoring complesso e test automatici. E grazie alle nuove chiamate di funzione in formato libero, non devi più incapsulare tutto in JSON: puoi scrivere in SQL, shell script o YAML con naturalezza.
Nei benchmark come SWE-Bench e Aider Polyglot, GPT-5 ha battuto tutti i record. Non è solo il migliore modello di programmazione mai creato: è un nuovo standard per l’intero settore.
Salute, consapevolezza, responsabilità
Uno dei campi in cui GPT-5 brilla di più è la salute. Può aiutarti a comprendere un referto medico, suggerirti domande da porre al tuo medico o analizzare opzioni terapeutiche con un tono equilibrato e informato. Ma OpenAI è chiaro: ChatGPT non sostituisce il medico. Il suo ruolo è quello di empowerment: aiutarti a capire, riflettere, essere più consapevole. Un passo verso una sanità più accessibile, non un sostituto della cura umana.
256.000 token: la memoria del futuro
Con una finestra di contesto fino a 256.000 token, GPT-5 può gestire progetti mastodontici: libri interi, codice di grandi applicazioni, documenti legali complessi. Tutto in un’unica sessione, senza perdere il filo. E per chi ha bisogno di ancora più spazio, GPT-4.1 rimane disponibile con supporto fino a 1 milione di token.
Disponibile per tutti, potente per chi vuole di più
La grande notizia? GPT-5 è già disponibile per tutti gli utenti di ChatGPT, anche quelli del piano gratuito. Chi ha un abbonamento Pro potrà accedere a GPT-5 Pro, una versione potenziata con ragionamento esteso e risposte ancora più articolate. E per le aziende e le istituzioni, l’arrivo di GPT-5 per Enterprise ed EDU è previsto a breve.
Per gli sviluppatori, OpenAI offre tre versioni via API:
- gpt-5: la versione completa e più potente.
- gpt-5-mini: ottimizzata per velocità e bassa latenza.
- gpt-5-nano: leggera, economica, perfetta per applicazioni in tempo reale.
Tutte con costi inferiori a GPT-4o.
GPT-5 è arrivato. Ma la rivoluzione?
Ammetto di averlo atteso con la stessa trepidazione con cui si aspetta qualcosa che promette di cambiare tutto: un nuovo paradigma, una nuova visione, una scossa culturale e tecnologica.
E invece no.
O meglio: sì, ma no.
Perché GPT-5 è brillante, raffinato, coerente… ma anche incredibilmente cauto.
Non c’è stata quella frattura epistemologica che molti si aspettavano. Nessuna esplosione di senso. Nessuna capacità davvero autonoma, nessuna discontinuità nel modo in cui pensiamo all’AI. È come se avessero lucidato un diamante già splendente… senza cambiare taglio, né prospettiva.
È l’evoluzione di una macchina che sa scrivere meglio, ricordare un po’ di più, integrare qualche strumento… Ma dove sono finite la creatività autonoma, la generalizzazione forte, la comprensione profonda del contesto? Dove l’intelligenza che comprende e non solo produce?
Sento parlare di “passi avanti”, ma a me pare una “camminata sul posto” molto ben coreografata ed anche un’operazione chirurgica, sì, ma anche chirurgicamente prudente.
Nel frattempo, noi utenti con aspettative altissime restiamo con l’amaro in bocca, consapevoli che l’asticella della hype l’abbiamo alzata noi, è vero, ma qualcuno ce l’ha lasciata salire senza troppe smentite.
E così GPT-5 diventa il simbolo di un paradosso interessante:
l’intelligenza artificiale che più cresce, più ci ricorda quanto sia difficile emulare davvero la mente umana.
Da informatico a cercatore di senso