Il Terremoto dell’Intelligenza Artificiale: Tra Flop Annunciati e Rivoluzioni Silenziose

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AI News


AI Shok: La Fine di un’Era? Il “Flop” di ChatGPT
e la Rivincita dei Competitor

Amici appassionati di futuro e di digitale, oggi mi sento come un navigatore in un mare in tempesta, con l’intelligenza artificiale a fare da vento impetuoso che ora gonfia le vele dell’entusiasmo, ora le sbatte con forza inaspettata. Ho seguito con attenzione il video di Giorgio Taverniti intitolato “Il Clamoroso Flop di ChatGPT 4.5” e le riflessioni che ne emergono mi hanno lasciato con una serie di pensieri che desidero condividere con voi, in questo momento cruciale per il nostro mondo digitale.


Riflessioni sul cambio di guardia nell’olimpo dell’intelligenza artificiale e sulle nuove sfide per OpenAI

Devo ammetterlo, anch’io ero tra coloro che attendevano con una certa trepidazione l’annuncio della nuova versione di ChatGPT. Mesi di anticipazione, di sussurri e di ipotesi avevano creato un’aspettativa quasi messianica. Invece, come sottolinea anche Taverniti, ci troviamo di fronte a quello che lui definisce senza mezzi termini un “flop clamoroso”, almeno per quanto riguarda le aspettative e il modo in cui è stato presentato.

Non è tanto il modello in sé a deludere, quanto tutto ciò che gli ruota attorno. Sembra quasi che OpenAI, un tempo baluardo dell’innovazione disruptiva, si sia trovata spiazzata dalla rapidità con cui i concorrenti, come Gemini di Google e i modelli di DeepMind, hanno colmato il divario2. L’ipotesi che Taverniti aveva avanzato da tempo si è concretizzata: chiamarlo “5” non avrebbe avuto l’impatto sperato, perché il mercato è già ricco di alternative altrettanto valide, se non superiori.

Mi ha colpito molto la sua affermazione, supportata anche dalle parole di Alessio Pomaro, secondo cui la crescita basata sulla semplice scalabilità delle attuali architetture sembra aver raggiunto un limite. Non ci sono più quei “balzi evolutivi” che ci avevano entusiasmato in passato. E il fatto che i costi per utilizzare questo nuovo modello siano elevati, senza offrire un vantaggio realmente significativo rispetto ad alternative come Grok, è un punto cruciale. L’era in cui OpenAI dettava legge sembra, almeno per ora, essersi conclusa. Taverniti non esita a dire che OpenAI non sta più innovando con lo stesso slancio di prima.

Sam Altman al Timone di OpenAI: Scelte Strategiche e Dubbi sul Futuro

La figura di Sam Altman, CEO di OpenAI, viene messa in discussione…. Taverniti esprime apertamente il suo parere, sostenendo che forse non sia la persona più adatta a guidare l’azienda in questa fase così delicata…. Ricorda come anche Google, agli inizi, sentì la necessità di affiancare ai fondatori figure più esperte nella gestione. In un contesto competitivo in cui le big tech investono miliardi nell’AI, e in cui l’open source inizia a farsi sentire, la strategia di OpenAI di chiudersi non sembra aver pagato2…. Anzi, Google, con i suoi rilasci più pubblici, potrebbe aver giocato una carta vincente. La “4.5” appare quindi come un tentativo di riacciuffare una leadership perduta, ma la strada sembra irta di ostacoli.

Ripeto, si stanno sollevando interrogativi sulla sua capacità di guidare l’azienda attraverso questa fase delicata. La strategia di mantenere un ecosistema proprietario e costoso sembra aver favorito i concorrenti con approcci più aperti e accessibili. I costi elevati associati all’utilizzo del nuovo modello non appaiono giustificati da un vantaggio competitivo evidente, soprattutto considerando i progressi significativi compiuti dalla concorrenza.

Questo scenario solleva interrogativi fondamentali sulla sostenibilità dell’approccio di OpenAI. L’azienda che ha catalizzato l’attenzione globale sull’AI generativa sembra ora rincorrere piuttosto che guidare l’innovazione. La mancanza di funzionalità veramente innovative, combinata con la crescente pressione da parte dei modelli open source, sta erodendo la posizione di leadership che OpenAI aveva stabilito

L’Offensiva di Google: Gemini e la Trasformazione del Search

Mentre OpenAI affronta queste sfide, Google sta accelerando aggressivamente il suo sviluppo di Gemini, con l’obiettivo dichiarato di renderlo il sedicesimo prodotto Google a raggiungere 500 milioni di utenti mensili3. Il CEO Sundar Pichai ha sottolineato l’urgenza di questo sviluppo, citando l’aumentata competizione nel mercato dell’intelligenza artificiale e la necessità di “muoversi più velocemente come azienda”.

Demis Hassabis, co-fondatore di DeepMind, ha rivelato che i prodotti Gemini “evolveranno massicciamente” con numerosi aggiornamenti previsti nella prima metà del 20253. Questa accelerazione riflette la determinazione di Google di riconquistare terreno nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, dopo che OpenAI aveva inizialmente catturato l’attenzione del pubblico e degli sviluppatori. Hassabis ha anche menzionato che Project Astra, un prototipo sperimentale di AI di DeepMind, riceverà aggiornamenti nella prima metà del 2025, specificando che non ci sono piani per addebitare $200 al mese “come altre aziende” (un riferimento non troppo velato a OpenAI).

Terremoto SEO in Italia: L’Arrivo di AI Overviews

Ma le novità non si fermano al “flop” di ChatGPT. Un altro scossone, questa volta per il mondo della SEO in Italia, è rappresentato dall’introduzione degli AI Overviews di Google1…. Come mostra Luca De Berardinis, questa nuova funzionalità, già attiva per molti account, presenta risposte generate dall’intelligenza artificiale direttamente nei risultati di ricerca, soprattutto da mobile….

Le implicazioni per il traffico organico dei siti web sono potenzialmente enormi. Taverniti, rifacendosi a un suo precedente video, avverte che il CTR (Click-Through Rate) potrebbe crollare3…. Spero vivamente che chi mi ascolta abbia seguito i suoi consigli su come affrontare questa “distruzione” del traffico3. Forse, come suggerisce con una punta di ironia, essere rimasti un po’ indietro con certe strategie SEO potrebbe paradossalmente rivelarsi un vantaggio.

Innovazioni Emergenti: Nuovi Modelli di Interazione con l’AI

Mentre i giganti dell’AI si contendono la supremazia, nuove modalità di interazione con l’intelligenza artificiale stanno emergendo, ridefinendo il modo in cui gli utenti si interfacciano con la tecnologia. Tra queste innovazioni, Opera’s Browser Operator rappresenta un passo significativo verso la creazione di agenti AI in grado di eseguire compiti per conto degli utenti.

Opera Browser Operator: L’Automazione della Navigazione Web

Opera ha recentemente presentato Browser Operator, un agente AI integrato nel suo browser che può svolgere compiti online tediosi al posto dell’utente5. Questo strumento è progettato per gestire attività come l’organizzazione di un ordine di alimentari o la verifica dei prezzi degli hotel in una destinazione di viaggio, risparmiando tempo e clic agli utenti.

“Per più di 30 anni, il browser ti ha dato accesso al web, ma non è mai stato in grado di fare le cose per te”, afferma Krystian Kolondra di Opera. “Ora può farlo”. Attualmente in fase di “anteprima”, Opera sottolinea che nessun dato personale o sensibile viene inviato online mentre l’agente AI è in funzione, e gli utenti mantengono il pieno controllo del processo durante il suo svolgimento.

Come la maggior parte degli strumenti AI moderni, si interagisce con Browser Operator utilizzando il linguaggio naturale, ad esempio dicendo: “Voglio ottenere biglietti aerei da New York a San Francisco nel periodo più economico di agosto”5. Il bot determina quindi quali azioni online sono necessarie e le esegue. Se è richiesta qualsiasi tipo di azione da parte dell’utente, come l’inserimento di informazioni di pagamento o dettagli di accesso, Browser Operator si mette in pausa per permettere all’utente di prendere il controllo.

Questo approccio rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai tradizionali assistenti AI, poiché non si limita a fornire informazioni o generare contenuti, ma interagisce attivamente con le interfacce web per eseguire compiti complessi. Opera non è l’unica azienda a lavorare su AI “agentiche”: il mese scorso ChatGPT ha introdotto il suo strumento Operator, anch’esso in anteprima e disponibile solo per gli utenti che pagano il piano Pro da $200 al mese.

Imagen 3: L’Evoluzione della Generazione di Immagini

Google ha integrato nella sua API Gemini l’accesso a Imagen 3, il suo modello text-to-image di più alta qualità, che presenta diverse capacità nuove e migliorate6. Imagen 3 può generare immagini con maggiori dettagli, illuminazione più ricca e meno artefatti rispetto ai modelli precedenti, comprendere prompt scritti in linguaggio naturale, generare immagini in un’ampia gamma di formati e stili, e renderizzare testo in modo più efficace.

Gli sviluppatori Python possono utilizzare l’SDK Google Gen AI per generare immagini, specificando il modello, il prompt e varie configurazioni. Ad esempio, è possibile generare quattro immagini di “coniglietti pelosi nella mia cucina” con una semplice chiamata API6. Questa facilità d’uso e la qualità migliorata delle immagini generate rappresentano un significativo passo avanti nell’accessibilità e nell’utilità della generazione di immagini basata sull’AI.

Un Universo di Novità AI in Rapida Espansione 🚀

Nonostante le ombre sul futuro di OpenAI, il panorama dell’intelligenza artificiale è in fermento. Il video di Taverniti ci offre una carrellata di notizie davvero interessante con un elenco di strumenti che aprono nuove frontiere per la creazione di contenuti, l’analisi di dati e la comunicazione, rendendo il lavoro dell’umanista digitale ancora più dinamico e ricco di possibilità.

Conclusioni: Un Futuro Ancora da Scrivere ✍️

Il “flop” di ChatGPT 4.5, se così vogliamo chiamarlo, non segna la fine dell’intelligenza artificiale, ma forse l’inizio di una nuova fase, caratterizzata da una competizione più serrata e da un’evoluzione meno “clamorosa” ma altrettanto significativa. L’arrivo degli AI Overviews ci impone di ripensare le strategie di visibilità online, mentre la miriade di nuovi strumenti ci offre opportunità inedite.

Personalmente, trovo questo scenario eccitante e stimolante. Come umanista digitale, credo fermamente nel potenziale dell’AI di arricchire la nostra comprensione del mondo e di amplificare la nostra capacità di creare e condividere conoscenza. La sfida è rimanere aggiornati, sperimentare e adattarsi a questo cambiamento continuo. E, soprattutto, non perdere mai di vista l’obiettivo fondamentale: utilizzare queste potenti tecnologie per il bene dell’umanità.

Come asserito poc’anzi, la panoramica si conclude con una serie di strumenti AI (e non solo) che meritano attenzione…. Molti di questi li trovo particolarmente interessanti per chi, come me, si muove nel mondo dell’umanesimo digitale:

  • È stata annunciata la data del Google I/O per il 20-21 maggio.
  • Gemini 2.0 sta arrivando su Workspace per le aziende.
  • Opera introduce Browser Operator, un agente AI per l’automazione del browser, integrato internamente4. Personalmente, concordo con Alessio Pomaro: il futuro del controllo dei nostri dati e delle funzionalità passerà sempre più dal browser.
  • Anche sistemi “vecchi” come Alexa e Google Translate si integrano con l’AI, a dimostrazione che, sebbene l’innovazione corra veloce, l’integrazione con l’esistente richiede tempo.
  • Adobe Firefly permette ora di generare video da testo e immagini.
  • OpenAI rilascia Deep Research anche per gli utenti Plus, seguendo l’esempio di Perplexity4. Interessante notare le diverse strategie di approccio alla ricerca: più “forza bruta” per OpenAI, più basata sulle SERP di Google per quest’ultimo.
  • Google Code Assist rimane gratuito, mentre Cloud Sonnet 3.7 viene definito come un modello di punta.
  • Gemini sta rilasciando Image 3, il modello più performante sul mercato text-to-image.
  • Veo 2 di Google, suggerisce Pomaro, potrebbe essere utilizzato per generare video tramite Freepik.
  • Google ha lanciato AI Cosci, una funzione/utilità di Gemini da approfondire.
  • Microsoft ha annunciato Majorana 1, il suo primo chip quantistico5. Immagino le potenzialità se queste innovazioni venissero applicate per un bene comune!
  • Meta sta per rilasciare la sua app di AI e Taverniti scommette che sarà una delle migliori sul mercato, forte dei laboratori di ricerca aziendali.
  • Strumenti AI: Nuovi Alleati per l’Umanista Digitale (e Non Solo) 🛠️

La panoramica si conclude con una serie di strumenti AI (e non solo) che meritano attenzione1…. Molti di questi li trovo particolarmente interessanti per chi, come me, si muove nel mondo dell’umanesimo digitale:

  • Nexus Clip e Taglia i video lunghi per creare clip più brevi.
  • Caption.it per l’editing video con AI e teleprompter.
  • Pika Art per generare video.
  • Descript per editare video tramite testo.
  • Notebook LM di Google per fare ricerche sulle proprie informazioni.
  • Repurpose.io per condividere video brevi su diverse piattaforme.
  • Wormhole app per inviare file di grandi dimensioni.
  • L’integrazione di Gemini con le app di Google (YouTube, Ricerca, Maps).
  • t.com per registrare video (alternativa più semplice a OBS).
  • Gu share Filmora per l’editing video potenziato dall’AI.
  • Swash per comprimere immagini e video e Video Highlights per riassumere video.
  • HeyGen con i suoi avatar sempre più realistici.
  • Gamma e Puna per creare slide.
  • Google Vid per la generazione di video (su cui Taverniti farà un video).

 

🤖 AI Shock: La Nuova Era dell’Intelligenza Artificiale

ChatGPT 4.5, competitor e il futuro della tecnologia AI
📉Perché ChatGPT 4.5 è considerato un “flop”? +
ChatGPT 4.5 è stato considerato deludente non tanto per il modello in sé, ma per l’insieme di fattori che lo circondano. Secondo l’analisi di Giorgio Taverniti, OpenAI sembra aver perso la sua posizione di innovatore dirompente, mentre i concorrenti come Gemini di Google e i modelli di DeepMind hanno rapidamente colmato il divario tecnologico. I principali punti critici includono:
  • L’assenza di “balzi evolutivi” significativi rispetto alle versioni precedenti
  • Costi elevati senza vantaggi realmente significativi rispetto ad alternative più economiche
  • Una strategia di chiusura che non ha pagato in un mercato sempre più competitivo
La crescita basata sulla semplice scalabilità delle attuali architetture sembra aver raggiunto un limite, segnando potenzialmente la fine dell’era in cui OpenAI dettava le regole del settore.
👨‍💼Qual è il ruolo di Sam Altman in questa situazione? +
La leadership di Sam Altman come CEO di OpenAI viene messa in discussione nel contesto attuale. Taverniti suggerisce che potrebbe non essere la figura più adatta a guidare l’azienda in questa fase delicata di transizione e crescente competizione. Viene fatto un parallelo con Google nei suoi primi anni, quando i fondatori sentirono la necessità di affiancarsi figure più esperte nella gestione aziendale. In un panorama dove le big tech investono miliardi nell’intelligenza artificiale e l’open source guadagna terreno, la strategia di chiusura adottata da OpenAI sotto la guida di Altman non sembra aver dato i risultati sperati.
🔍Cosa sono gli AI Overviews di Google e quale impatto avranno? +
Gli AI Overviews rappresentano una significativa innovazione introdotta da Google nei risultati di ricerca, specialmente su mobile. Questa funzionalità presenta risposte generate direttamente dall’intelligenza artificiale nella pagina dei risultati, senza necessità di visitare i siti web. Le implicazioni sono potenzialmente rivoluzionarie per il settore SEO:
  • Il tasso di clic (CTR) verso i siti organici potrebbe crollare drasticamente
  • I siti web dovranno ripensare le proprie strategie di visibilità online
  • Chi non ha ancora adottato strategie SEO avanzate potrebbe paradossalmente trovarsi in vantaggio nella transizione
Questa funzionalità rappresenta un vero e proprio “terremoto” per l’ecosistema della ricerca online in Italia.
🚀Quali sono le novità più interessanti nel panorama AI? +
Il panorama dell’intelligenza artificiale è in rapida evoluzione, con numerose innovazioni annunciate:
  • Google I/O previsto per il 20-21 maggio
  • Gemini 2.0 in arrivo su Workspace per le aziende
  • Opera introduce Browser Operator, un agente AI integrato per l’automazione
  • Adobe Firefly ora permette di generare video da testo e immagini
  • OpenAI rilascia Deep Research anche per gli utenti Plus
  • Google mantiene gratuito Code Assist, mentre Cloud Sonnet 3.7 diventa il modello di punta
  • Gemini sta rilasciando Image 3, considerato il miglior modello text-to-image
  • Microsoft ha annunciato Majorana 1, il suo primo chip quantistico
  • Meta sta per lanciare una nuova app di AI che promette di essere tra le migliori sul mercato
🛠️Quali strumenti AI sono consigliati per creatori di contenuti? +
Ecco una selezione di strumenti AI particolarmente utili per creator e umanisti digitali:
Nexus Clip
Caption.it
Pika Art
Descript
Notebook LM
Repurpose.io
Wormhole app
t.com
Gu share Filmora
Swash
HeyGen
Gamma
Puna
Google Vid
Questi strumenti coprono un’ampia gamma di esigenze: dall’editing video alla creazione di presentazioni, dalla compressione di file alla generazione di contenuti con avatar realistici.

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