Il risveglio dell’Europa dal letargo digitale
Per troppo tempo abbiamo lasciato che pochi giganti tech americani decidessero quali informazioni potessimo vedere e in quale ordine. Google, Microsoft, e altri colossi hanno costruito veri e propri imperi, trasformando i loro motori di ricerca in potentissimi strumenti geopolitici capaci di plasmare opinioni, influenzare scelte e controllare il flusso informativo globale. Un potere immenso che l’Unione Europea ha riconosciuto con colpevole ritardo, quando ormai i giganti digitali erano diventati praticamente inattaccabili6.
“Free, open and unbiased access to information – we have lost these core principles in web search and urgently need to restore them”, ha dichiarato il Professor Michael Granitzer dell’Università di Passau, coordinatore del progetto OpenWebSearch.EU. Parole che risuonano come un tardivo ma necessario grido d’allarme6. Il progetto, finanziato con 8,5 milioni di euro dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, ha riunito 14 centri di ricerca europei con un obiettivo rivoluzionario: restituire ai cittadini europei la sovranità digitale persa.
OpenWebSearch.EU: l’arma segreta europea contro l’egemonia digitale americana
Il cuore pulsante di questa rivoluzione digitale è l’Open Web Index (OWI), un indice web aperto progettato per servire come fondamento per una nuova era della ricerca online in Europa6. Ma non è solo un altro motore di ricerca: è la rappresentazione di una filosofia radicalmente diversa rispetto ai modelli commerciali dominanti.
OpenWebSearch.EU è stato concepito come una struttura federata e decentralizzata, dove ogni istituzione mantiene un proprio nodo indipendente ma interconnesso. A differenza dei giganti americani che concentrano potere e dati in pochi server, questa architettura distribuisce il controllo, impedendo la formazione di nuovi monopoli5. L’infrastruttura si basa su valori fondamentalmente europei: trasparenza, protezione della privacy e accesso libero e imparziale alle informazioni.
Una rete di nodi indipendenti ma interconnessi
L’architettura decentralizzata dell’OWI rappresenta una rottura radicale con il modello centralizzato dei motori di ricerca tradizionali. I dati sono organizzati in partizioni distribuite in diversi centri di elaborazione dati in tutta Europa, garantendo resilienza e indipendenza5. Ogni istituzione partecipante può mantenere il controllo del proprio nodo, contribuendo contemporaneamente al funzionamento dell’ecosistema nel suo complesso.
L’Open Web Index Licence (OWIL), la cui versione 1.0 è stata pubblicata l’8 maggio 2024, stabilisce il quadro legale per questo ecosistema collaborativo, definendo chiaramente cosa siano i dati dell’indice, il servizio di indice e le partizioni dell’indice5. Questo livello di trasparenza e apertura è un netto contrasto con le black box proprietarie dei giganti americani.

Privacy e trasparenza: valori europei al centro della rivoluzione digitale
Un altro aspetto fondamentale di OpenWebSearch.EU è la sua filosofia incentrata sull’utente. In un’epoca in cui i motori di ricerca commerciali monitorano ogni nostro clic per ottimizzare gli annunci pubblicitari, l’Europa propone un modello radicalmente diverso, orientato alla protezione della privacy e alla trasparenza algoritmica.
Progetti come Stract, un motore di ricerca open source che potrebbe integrarsi con l’infrastruttura di OpenWebSearch.EU, mostrano già come sia possibile costruire alternative che rispettino la privacy degli utenti. Stract non traccia la navigazione degli utenti e offre funzionalità innovative come gli “Optics”, che permettono di controllare qualsiasi cosa venga restituita in output dal motore di ricerca.
“Si tratta di una piattaforma focalizzata sulla tutela della privacy, la trasparenza e la personalizzazione,” spiegano gli sviluppatori di Stract, evidenziando come sia possibile creare tecnologie di ricerca avanzate senza compromettere i diritti fondamentali degli utenti.

La corsa contro il tempo: quando l’Europa arriva sempre in ritardo
La triste verità è che, nonostante l’ambizione e la qualità del progetto, l’Europa sta ancora una volta rincorrendo i giganti tecnologici invece di guidare l’innovazione. Mentre OpenWebSearch.EU progredisce con tempi tipicamente europei, Google e gli altri continuano a consolidare il loro dominio e ad accumulare potere.
Solo a marzo 2024 sono stati lanciati due nuovi inviti a presentare proposte per contribuire al progetto, con scadenza il 4 aprile 20247. E solo a giugno 2024 è stato annunciato che “The Open Web Index goes public”, segnando un importante passo avanti ma rivelando anche quanto sia lungo il percorso verso un’alternativa pienamente funzionante4.
La stessa storia si sta ripetendo con l’intelligenza artificiale. Mentre gli USA e la Cina investono miliardi e sviluppano modelli sempre più potenti, l’Europa dibatte regolamentazioni e linee guida etiche, rischiando di rimanere indietro in un’altra rivoluzione tecnologica cruciale. La storia sembra ripetersi: ottimi principi, buone intenzioni, ma tempi di reazione troppo lenti.
Verso una vera sovranità digitale europea?
Nonostante i ritardi, OpenWebSearch.EU rappresenta un passo fondamentale verso la sovranità digitale europea. Come ha affermato il Professor Ulrich Bartosch, presidente dell’Università di Passau: “Digital Sovereignty is a central item on the research agenda of our university. OpenWebSearch.EU allows us to set a first, very important step to achieve this sovereignty for web search”6.
Il progetto mira non solo a creare un’alternativa ai motori di ricerca esistenti, ma a stabilire una nuova infrastruttura europea per la ricerca e l’analisi web (OWSAI), basata sui valori, i principi, la legislazione e gli standard europei6. Questa infrastruttura potrebbe diventare la spina dorsale di un ecosistema digitale europeo più diversificato, innovativo e rispettoso dei diritti degli utenti.
Conclusione: è davvero troppo tardi?
L’Europa ha finalmente compreso che i motori di ricerca sono strumenti geopolitici fondamentali, ma lo ha fatto con un ritardo che potrebbe rivelarsi fatale. OpenWebSearch.EU è una risposta ambiziosa e tecnicamente solida, ma dovrà affrontare la sfida titanica di competere con giganti consolidati che hanno anni di vantaggio e risorse economiche infinitamente superiori.
La vera domanda è: riuscirà l’Europa a imparare da questa esperienza e ad anticipare, invece che inseguire, la prossima rivoluzione tecnologica? O continueremo a vedere la stessa dinamica di ritardo e reazione anche nei prossimi anni? La battaglia per la sovranità digitale europea è appena iniziata, e OpenWebSearch.EU è solo il primo colpo di una guerra che si preannuncia lunga e difficile.
Nel frattempo, i cittadini europei possono solo sperare che, questa volta, l’Europa abbia la determinazione e la visione per trasformare un progetto promettente in una vera alternativa ai giganti digitali che oggi controllano il nostro accesso all’informazione.
Citations:
- https://www.yaguara.co/search-engine-market-share/
- https://www.html.it/magazine/stract-il-motore-di-ricerca-open-source/
- https://futurodigitale.infocert.it/agenda-digitale/europa-digitale/era-talent-platform-che-cose-la-piattaforma-online-promossa-dalla-commissione-europea/
- https://openwebsearch.eu/june-event-announcement-the-open-web-index-goes-public/
- https://openwebsearch.eu/owil-current/
- https://www.uni-passau.de/en/research/research-projects-and-special-funding/project-details/research_project/openwebsearcheu
- https://cordis.europa.eu/article/id/449996-join-the-drive-for-a-new-open-european-infrastructure-for-web-search/it
- https://it.euronews.com/next/2025/04/16/gli-organismi-di-normazione-ue-segnalano-ritardi-nel-lavoro-sulla-legge-sullia
- https://openwebsearch.eu/welcome/
- https://indico.cern.ch/event/1358653/contributions/6063585/attachments/2943913/5172994/ossym24-presentation-2.pdf
- https://searchstudies.org/research/open-web-index/
- https://www.ai4business.it/intelligenza-artificiale/ai-act-leuropa-accelera-consultazioni-sportelli-e-nuove-regole-per-i-modelli-gpai/
- https://cordis.europa.eu/article/id/449996-join-the-drive-for-a-new-open-european-infrastructure-for-web-search
- https://openwebsearch.eu/events/trainings-webinars/
- https://sciencebusiness.net/network-updates/csc-openwebsearcheu-initiative-moving-towards-pivotal-phase-europes-independence
- https://openwebsearch.eu/events/
- https://ngi.eu/ngi-projects/ngi-openwebsearcheu/
- https://opensearchfoundation.org/wp-content/uploads/2023/06/23-05-OpenSearchFoundation-policy-paper.pdf
- https://opensearchfoundation.org/en/openwebsearch-project/
- https://www.dday.it/redazione/51077/nel-2025-nascera-eusp-il-motore-di-ricerca-europeo-anti-google-nellera-trump
- https://www.iit.cnr.it/en/news/innovation-radar-eu-tre-prodotti-di-ricerca-iit-inseriti-tra-i-risultati-ad-alto-impatto-innovativo-per-il-mercato-europeo/
- https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ%3AL_202401689
- https://www.fsnews.it/it/focus-on/innovazione/2023/5/2/gruppo-big-data-fs-aderisce-a-gaia-x.html
- https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/ai-act-raggiunto-un-equilibrio-instabile-ecco-perche/
- https://www.cybersecurity360.it/legal/ai-act-scattano-i-primi-divieti-chi-rischia-le-sanzioni-e-le-prossime-tappe/
- https://newayhub.com/il-dato-e-tratto-3-ai-act-passo-avanti-o-passo-in-ritardo/
- https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/cloud-federato-europeo-i-primi-servizi-di-gaia-x-passo-importante-ma-da-migliorare/
- https://www.startmag.it/innovazione/ai-act-linee-guida/
- https://gaia-x.eu/gaia-x-federation-services-implementation-phase-begins/
Da informatico a cercatore di senso