TEMU è ILLEGALE ? : cosa in realtà succede


TEMU è ILLEGALE ? : cosa in realtà succede


💡 Un video che smonta il mito del “prezzo più basso”

Mi ha colpito il titolo: “TEMU è ILLEGALE: cosa in realtà succede”. Non un clickbait, ma una denuncia piena di guizzi narrativi, disarmanti e lucidi. Il creatore (il canale Ferry’s Tech) ci guida dentro l’universo ­Temu: un e‑commerce ultrabudget che promette improbabili affari, ma nasconde un abisso di rischi reali.


1. Cosa racconta il video (e perché mi interessa)

In circa 8 minuti il video smantella i meccanismi perversi della piattaforma:

  • Prodotti potenzialmente illegali e pericolosi, spesso privi di certificazioni CE o con etichette contraffatte. Oggetti per neonati, piccoli elettrodomestici e cosmetici sotto accusa.
  • Strategie al limite del dark‑pattern, con interfacce studiate per spingerti a comprare senza riflettere.
  • La reazione della Ue, che ha aperto un’indagine in base al Digital Services Act, ravvisando un rischio concreto per il consumatore europeo. L’ammontare delle possibili sanzioni? Fino al 6% del fatturato globale se l’inadempienza fosse provata. (YouTube, The Verge, Financial Times)

“High risk of illegal products for EU consumers”, sentenzia un report preliminare basato su mistery‑shopper. Molti prodotti denunciati violano già le norme europee. (Ground News)


2. Numeri che scuotono

  • Un’indagine di Toy Industries of Europe in 10 piattaforme online (inclusa Temu) ha testato oltre 100 giocattoli. Si prenda un numero: l’80% non rispetta gli standard UE di sicurezza. Metalli pesanti, magneti pericolosi, vernici tossiche. (Financial Times)
  • In Svizzera, il programma televisivo Kassensturz ha analizzato dispositivi elettronici e cosmetici: 11 su 12 erano (al massimo) “senza valore”, e alcuni “veramente pericolosi” per contenuti chimici tossici (formal‑dehyde e ftalati oltre 100 volte il limite). (Wikipedia)

3. Perché lo faccio mio (e tu dovresti)

Parlo da ingegnere informatico, ma con radici nell’umanesimo digitale: vedo il video come un monito. Un prezzo troppo basso non è solo un affare: può essere un rischio per il corpo, i bambini, persino i nostri diritti di consumatori e cittadini digitali. La piattaforma Temu nasconde una catena che sfugge alla trasparenza, in cui algoritmi manipolativi e bassi salari,forse anche lavoro forzato, convivono, in barba alle normative occidentali di tutela. (Wikipedia)


4. Cosa possiamo fare concretamente

🛡️ Come consumatore digitale:

  • Diffida delle offerte spropositate: se è troppo bello, probabilmente non è sicuro.
  • Controlla sempre le etichette CE, le recensioni verificabili e i tempi e costi di spedizione/dazi.

🧠 Come cittadino digitale:

  • Supporta leggi come il Digital Services Act che obbliga le piattaforme tech a responsabilizzarsi nei confronti degli utenti, e non solo dei profitti.
  • Esigi trasparenza da parte degli ecosistemi digitali: chi vende, da dove viene, con quale certificazione?

💬 Un appello che rifletto in prima persona:
Sono stupefatto che in un singolo video si riesca a mettere a confronto la strategia di marketing spietata e l’abisso normativo. Ma credo anche nel potere dell’informazione: questo video ci mostra la realtà, come fossimo detective digitali. Non è solo consapevolezza: è responsabilità.


5. Verso un umanesimo digitale consapevole

Troppo spesso in Italia e in Europa celebriamo la “digitalizzazione” come progresso: ma il digitale ha bisogno di etica, non solo di user‑experience.
Umanesimo digitale significa tenere insieme prezzo, sicurezza, ecologia, diritti e consapevolezza. Le scelte di acquisto influenzano catene produttive, spiragli legali e consumatori futuri.


🌱 Oltre l’informazione: un umanesimo digitale in azione

Se c’è davvero qualcosa che abbiamo imparato da questa vicenda, è che il digitale ha bisogno più che mai di una bussola etica. Un prezzo conveniente non deve sabotare la nostra salute, la trasparenza legale o il futuro delle relazioni digitali. Umanesimo digitale è saper scegliere, anche pagando poco, ma preferendo ciò che è garantito, riconosciuto, protetto da normative condivise.

Il processo EU contro Temu è ancora aperto, ma già istilla un insegnamento: il digitale può crescere eticamente, e ha bisogno di cittadini digitali consapevoli, questionatori, che reclamano le garanzie del mondo reale online.
E io continuerò a portare avanti questo cammino, con voi, study by study, test by test, consapevolezza by consapevolezza.


📌 Conclusione finale: il mantra che voglio che resti è uno solo: sotto il prezzo, ci potrebbe essere un costo invisibile a noi. Non lasciamo che sia fuori dai riflettori. Comprare è un atto politico che può costruire oppure distruggere diritti, trasparenza, fiducia.


YouTube player

Da informatico a cercatore di senso

Unisciti al mio mondo di conoscenza e iscriviti al mio canale WhatsApp.

Sarai parte di una comunità appassionata, sempre aggiornata con i miei pensieri e le mie idee più emozionanti.

Non perderti l’opportunità di essere ispirato ogni giorno, iscriviti ora e condividi questa straordinaria avventura con me!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top