Quando ho scoperto che un consorzio di università svizzere e il Centro Nazionale Svizzero per il Supercomputing (CSCS) stavano sviluppando un LLM open-source, il mio cuore ha fatto un balzo. Fino a oggi, il campo dell’AI è stato dominato da pochi, potentissimi giganti americani e cinesi, le cui “scatole nere” sono state difficili da comprendere e, soprattutto, da controllare. Questo ha creato un enorme divario di fiducia. Ma Apertus è diverso. Nasce con una filosofia chiara e audace: trasparenza, inclusività e sovranità.
Non stiamo parlando di un piccolo progetto accademico. Apertus è una vera potenza, con prestazioni paragonabili a quelle di un mostro sacro come Meta’s Llama 3. La sua forza sta nella disponibilità di due versioni, una più compatta da 8 miliardi di parametri e una più imponente da 70 miliardi, offrendo una flessibilità che si adatta a diverse esigenze. Ma la sua vera rivoluzione non è solo nella potenza, è nella sua anima.
Ciò che mi ha conquistato profondamente è la sua totale trasparenza. Mentre la maggior parte dei modelli proprietari nasconde i propri dati di addestramento, Apertus rende disponibile l’intero corpus di 15 trilioni di token, insieme ai criteri di selezione e filtraggio.
Questa è una notizia deflagrante, specialmente per noi che viviamo in Europa, dove il nuovo AI Act sta definendo confini precisi. Le aziende che operano con dati sensibili hanno bisogno di poter dimostrare la conformità e l’origine delle informazioni. Con Apertus, possono finalmente farlo, sapendo che il dataset esclude dati personali e rispetta il copyright. Per me, questo è l’esempio perfetto di come la tecnologia, guidata da un approccio umanistico, possa diventare uno strumento di governance etica.
Certo, un modello open-source come questo richiede un diverso tipo di responsabilità. Le aziende possono scaricarlo e installarlo sui propri server, ottenendo il controllo totale sui loro dati. Questo è un enorme vantaggio per la sovranità digitale, ma significa anche che la gestione degli aggiornamenti e la rimozione di dati, se necessaria, ricade su di loro. È una scelta di libertà e responsabilità, una che noi, come professionisti, dobbiamo imparare a gestire. 🧠
Apertus non è solo un modello linguistico, è un manifesto. Dimostra che è possibile creare un’Intelligenza Artificiale potente, affidabile e, allo stesso tempo, completamente aperta e democratica. Sfida la narrazione dominante secondo cui solo i grandi colossi possono innovare a certi livelli.
Questo modello svizzero sta costruendo un ponte che si riteneva impossibile da attraversare, dimostrando che la collaborazione, la trasparenza e l’etica possono creare un’alternativa valida e, a mio avviso, superiore. Per me, questa è la vera rivoluzione scientifica. Ed è per questo che sono convinto, oggi più che mai, che l’alfabetizzazione sull’AI sia non solo una competenza tecnica, ma un atto di crescita culturale.
Da informatico a cercatore di senso