L’era della Cosmocronia

Sommario

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Cosa è

la Cosmocronia è un termine che si riferisce all’era attuale, in cui la tecnologia e l’intelligenza artificiale sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Secondo Nexus Edizioni, la Cosmocronia “prepara nuove forme di controllo” e “si rimettono in discussione i criteri di verità, giustizia, salute” . L’umanesimo digitale cerca di affrontare queste sfide promuovendo l’importanza della cultura umanistica nel contesto digitale. Ciò significa incoraggiare la riflessione critica sulle implicazioni sociali e culturali delle tecnologie digitali, e promuovere un uso responsabile e consapevole delle stesse In un momento di incertezza come quello odierno, è fondamentale che i brand sappiano trasmettere non solo la qualità e autenticità dei prodotti, ma che sappiano anche dimostrare di avere dei valori precisi e una visione del mondo da condividere con il proprio pubblico 

Ecco il testo richiesto:

Cosmocronia e Umanesimo Digitale

La Cosmocronia è un termine che unisce la parola “cosmo” ovvero cosmologia con “cronia”, la sincronia. Dobbiamo fare qualche riflessione su quello che potrebbe essere considerato lo stato evolutivo del capitalismo, che si è armato di due potentissime armi:

  • la finanza
  • la tecnologia.

Oggi abitiamo un mondo che è costituito solo in parte dalla natura, in passato gli uomini lottavano, facevano commercio, si educavano attraverso un rapporto diretto con la natura che veniva via conquistata. Oggi il nostro rapporto, specialmente nelle città, non è con elementi naturali, con il paesaggio, gli alberi o i campi, ma con strumenti tecnologici. Siamo nell’era della cosmocronia, in cui ogni giorno abbiamo a che fare con decine di terminali intelligenti che ci riprendono, ci monitorano, ci rendono agganciati a una rete. Questa rete ha il pregio, la virtù di connettere tutti questi elementi che sono poi collegati a computer e questi computer lavorano 24 ore su 24, non si staccano mai dalla rete e sono quindi sempre connessi con altri computer in ogni punto del mondo.

Il risultato finale è che noi siamo agganciati a una sfera digitale, un esoscheletro che avvolge il pianeta, a cui stiamo costantemente e perennemente uniti. Tutto questo ci porta ad avere una visione che è appunto una visione cosmo cronica, di essere sincronizzati in ogni momento con ogni punto del mondo.

L’umanesimo digitale cerca di affrontare queste sfide promuovendo l’importanza della cultura umanistica nel contesto digitale. Ciò significa incoraggiare la riflessione critica sulle implicazioni sociali e culturali delle tecnologie digitali, e promuovere un uso responsabile e consapevole delle stesse. In un momento di incertezza come quello odierno, è fondamentale che i brand sappiano trasmettere non solo la qualità e autenticità dei prodotti, ma che sappiano anche dimostrare di avere dei valori precisi e una visione del mondo da condividere con il proprio pubblico. L’umanesimo digitale può aiutare gli studenti a sviluppare una comprensione critica delle tecnologie digitali e delle loro implicazioni sociali e culturali.

Ciò significa incoraggiare gli studenti a riflettere sulle questioni etiche e sociali sollevate dalle tecnologie digitali, e a sviluppare un senso di responsabilità nei confronti dell’uso delle stesse.

In sintesi, la Cosmocronia e l’umanesimo digitale sono temi importanti per gli studenti di oggi. L’umanesimo digitale può aiutare gli studenti a sviluppare una comprensione critica delle tecnologie digitali e delle loro implicazioni sociali e culturali, e a sviluppare competenze importanti per il mondo del lavoro. Spero che questo articolo ti sia stato utile!

Paolo Gila

Giornalista economico, svolge anche l’attività di scrittore, creatore di eventi culturali e conferenziere. Ha pubblicato una quindicina di libri, tra saggi e romanzi, editi con case editrici come Bollati Boringhieri, Il Sole 24 Ore, Giunti, Armando, Guerini. Editorialista di alcune testate internazionali, nel 2007 ha ideato e brevettato Ifiit, il primo indice di fiducia sull’innovazione in Italia, accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico. Dal 2010 è ideatore e curatore del Festival della Geografia, che ha ottenuto sei medaglie al valore culturale da parte della Presidenza della Repubblica. Nel suo percorso professionale ha sceneggiato documentari culturali per case cinematografiche private.

Riferimenti

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