Hai bisogno di una versione PDF dell’articolo per una lettura più comoda o per conservarne una copia? Clicca sul link sottostante per scaricare il PDF direttamente sul tuo dispositivo.
Scarica l’articolo in PDF (ITA)Do you need a PDF version of the article for easier reading or to keep a copy? Click the link below to download the PDF directly to your device.
Download Article as PDF (ENG)Origini e Significato di Brain Rot
Il termine “brain rot” ha una storia più antica di quanto si possa immaginare. La sua radice storica risale a Henry David Thoreau, che lo utilizzò per criticare la superficialità della società nel suo libro “Walden” del 1854. Oggi, il concetto è spesso usato in modo umoristico, ma solleva interrogativi importanti sulla necessità di limitare l’uso dei social media e sulla pratica della disintossicazione digitale per preservare il benessere mentale.
L’Ascesa del Termine tra le Nuove Generazioni
L’uso di “brain rot” ha avuto una rinascita grazie alla Generazione Z e alla Gen Alpha, che, pur riconoscendo l’impatto negativo dei social media, hanno contribuito a diffondere il termine. Questo fenomeno suggerisce una crescente consapevolezza tra i giovani riguardo alle conseguenze del loro consumo digitale. Secondo l’Oxford University Press, il termine è spesso usato in modo “umoristico o autocritico dalle comunità online” e è associato ad altre parole popolari tra i giovani utenti del web, come “sigma”, “gyatt” e “skibidi”.

Impatto su Salute Mentale e Società
La scelta di “brain rot” come parola dell’anno riflette le crescenti preoccupazioni sull’impatto del consumo eccessivo di contenuti online di bassa qualità. Casper Grathwohl, presidente di Oxford Languages, ha commentato che “il brain rot riflette uno dei pericoli percepiti della vita virtuale e del modo in cui utilizziamo il nostro tempo libero”. Questo termine è diventato così rilevante che un fornitore di terapie comportamentali negli Stati Uniti ha addirittura pubblicizzato un trattamento contro il “marciume cerebrale”, descritto come una condizione di “annebbiamento mentale, letargia, riduzione della capacità di attenzione e deterioramento cognitivo”.

Riflessioni e Prospettive Future
La riflessione attuale era quindi necessaria, poiché, nonostante la consapevolezza esistente, molti continuano a essere intrappolati in abitudini digitali poco salutari. La parola “brain rot” non solo descrive un fenomeno contemporaneo, ma invita anche a una riflessione più profonda sul nostro rapporto con la tecnologia e su come possiamo utilizzarla in modo più consapevole e responsabile.
In conclusione, l’elezione di “brain rot” come parola dell’anno 2024 da parte dell’Università di Oxford mette in luce un problema reale e crescente legato all’uso dei social media e al benessere mentale. Questo termine, con le sue radici storiche e la sua rilevanza contemporanea, ci invita a considerare come possiamo migliorare il nostro rapporto con la tecnologia per preservare la nostra salute mentale e il nostro benessere generale.
FAQ – Brain Rot e Benessere Mentale


Da informatico a cercatore di senso