Dall’IoT all’IoA: Un’Evoluzione Logica
Se l’Internet of Things (IoT) ha connesso miliardi di dispositivi – sensori, macchinari, oggetti – creandone una rete di dati e controllo, l’Internet of Agents (IoA) rappresenta il salto successivo: una piattaforma dove non solo i dispositivi, ma gli agenti AI autonomi interagiscono, collaborano e prendono decisioni.
«L’IoT ha reso intelligente l’ambiente fisico», spiega Gianmatteo Manghi, AD di Cisco Italia. «L’IoA lo rende autonomo: gli agenti non solo raccolgono dati, ma li interpretano, agiscono e si adattano. È come passare da una rete di sensori a una rete di esecutori intelligenti» [citation:5][citation:9].
L’IoT come Base: L’Infrastruttura che Abilita l’IoA
Cisco ha da tempo investito nell’IoT, riprogettando la sua linea Industrial IoT per ambienti ostili (temperature estreme, latenza inferiore al millisecondo). Oggi, questi dispositivi non sono solo “connessi”, ma punti di accesso per agenti AI.
«Un esempio? Sensori in una fabbrica non inviano più solo dati a un cloud», spiega un ingegnere Cisco. «Un agente IoA li analizza in tempo reale, prevede un guasto e attiva un robot di manutenzione. L’IoT fornisce i dati; l’IoA li trasforma in azione» [citation:2][citation:4].
Tre Pilastri dell’IoA: Autonomia, Interoperabilità e Sicurezza
Cisco definisce l’IoA come una rete di agenti AI autonomi e interoperabili, che collaborano su protocolli standardizzati [citation:5]. Per renderlo realtà, l’azienda si focalizza su tre elementi:
1. Autonomia: Agenti che Pensano e Agiscono
Gli agenti IoA non sono semplici script: sono sistemi capaci di decisioni in tempo reale. Cisco ha sviluppato Sherlock Holmes, un agente per il supporto tecnico che simula l’esperienza umana, e soluzioni come AI Canvas (rilasciato a ottobre 2025), un “sistema operativo autonomo” per l’IT aziendale.
«AI Canvas non è un tool: è un collaboratore», dice un manager che l’ha testato. «Analizza ticket di rete, attiva agenti per diagnosticare problemi e propone soluzioni. L’uomo approva, ma l’AI fa il lavoro pesante» [citation:3][citation:6].
2. Interoperabilità: Un’Eden per Agenti
L’IoA richiede un ecosistema aperto, dove agenti di diverse aziende possano collaborare. Outshift, una startup partner di Cisco, sta costruendo un’infrastruttura “agent-to-agent” quantum-safe, garantendo che gli agenti si capiscano anche tra piattaforme diverse [citation:1][citation:8].
«Immaginate agenti di logistica, manutenzione e customer service che parlano lo stesso linguaggio», spiega un rappresentante Outshift. «Non è utopia: è il prossimo step dopo l’IoT».
3. Sicurezza: Proteggere la Rete degli Agenti
Con agenti che accedono a risorse aziendali in modo autonomo, la sicurezza diventa critica. Cisco ha esteso il suo modello Zero Trust all’IoA, usando la tecnologia Duo per gestire l’identità di agenti, dispositivi e utenti. Inoltre, soluzioni come HyperShield (firewall distribuito) e crittografia post-quantistica proteggono le comunicazioni
Tre Fronti dell’AI Cisco: Supporto, Sicurezza e Collaborazione
Cisco ha identificato tre aree di applicazione prioritaria per la sua visione dell’Internet of Agents:
1. Supporto Tecnico Autonomo: Il Caso Sherlock Holmes
Cisco ha sviluppato agenti AI proprietari come “Sherlock Holmes”, capaci di simulare l’esperienza di un tecnico umano. Questo sistema attinge a milioni di casi risolti per fornire assistenza tecnica automatizzata e precisa.
“Non è uno strumento, è un collega”, scherza un tecnico Cisco. “Ha risolto un bug che ci tormentava da settimane in 90 secondi”.
Sherlock Holmes rappresenta l’evoluzione del supporto tradizionale: non solo risponde alle richieste, ma anticipa i problemi analizzando pattern e correlando dati provenienti da diverse fonti.
2. Cybersecurity Avanzata: L’IA che Anticipa le Minacce
Nel campo della sicurezza informatica, Cisco utilizza l’IA per distinguere le minacce critiche in scenari di attacchi simultanei e massivi, ottimizzando l’allocazione delle risorse umane.
“In un simulatore di attacco DDoS, l’IA ha isolato il 92% delle minacce false, permettendo ai team di concentrarsi solo su quelle reali”, precisa Enrico Mercadante, VP Networking EMEA. “Non indovina: calcola pattern”.
Questo approccio trasforma la sicurezza da reattiva a proattiva, anticipando le minacce prima che causino danni significativi.
3. Ottimizzazione della Collaborazione: Oltre la Riunione Virtuale
Cisco integra tecnologie AI per ottimizzare le interazioni umane, con funzionalità come la soppressione automatica del rumore, la traduzione simultanea e l’analisi del sentiment nei meeting.
“Una riunione con colleghi sparsi in 5 paesi. La traduzione in tempo reale era perfetta, ma il vero colpo di grazia? Un’agente ha riassunto i punti chiave, evidenziando i task e… ha persino notato il linguaggio del corpo di un collega stressato, suggerendo una pausa”, racconta un manager che l’ha testata.
L’obiettivo è rendere le interazioni non solo più fluide, ma anche più inclusive ed efficaci, eliminando le barriere linguistiche e culturali.
Agentic Ops e AI Canvas: Il Futuro è Operativo
Cisco ha introdotto la soluzione AI Ops chiamata Agentic Ops, un ambiente collaborativo dove team di rete, sicurezza e applicazioni lavorano insieme a un pool di agenti autonomi sotto supervisione umana.
“Volevamo un ambiente collaborativo“, spiega Mercadante, “dove team di rete, di sicurezza e di applicazioni lavorassero insieme a un pool di agenti autonomi, sempre sotto supervisione umana”.
Il sistema è alimentato da un LLM proprietario, addestrato su quarant’anni di casi d’uso operativi Cisco: analizzando i ticket, attiva gli agenti necessari (testing del traffico, analisi delle porte, parsing dei log) e genera automaticamente un piano di remediation, sottoposto all’approvazione dell’operatore per l’esecuzione o il rollback.
“AI Canvas non è un tool: è un collaboratore“, dice un manager che l’ha testato. “Analizza ticket di rete, attiva agenti per diagnosticare problemi e propone soluzioni. L’uomo approva, ma l’AI fa il lavoro pesante”.
Il primo prodotto basato su questa tecnologia, AI Canvas, sarà rilasciato a ottobre 2025. Questo sistema rappresenta un cambiamento radicale nell’operatività IT, dove l’AI non è più un assistente, ma un partecipante attivo nel processo decisionale.
L’Evoluzione dell’Hardware: Reti che Pensano
L’evoluzione dell’Internet of Agents richiede un aggiornamento dell’hardware. Cisco ha presentato una gamma di prodotti che supportano l’era degli agenti intelligenti:
Smart Switch e Secure Router con Cisco Silicon One
I nuovi smart switch e secure router integrano il chip Cisco Silicon One – rispettivamente serie K per funzioni di aggregazione e serie A per l’accesso. Questi chip offrono alta densità, ottimizzazione energetica e funzionalità di sicurezza embedded.
“Il silicio proprietario non è solo più veloce”, spiega un ingegnere hardware Cisco. “È progettato specificamente per eseguire operazioni AI a livello di rete, riducendo la latenza e aumentando l’efficienza”.
Campus Gateway per la Migrazione del Wi-Fi
Il nuovo campus gateway semplifica la migrazione del Wi-Fi da infrastrutture on-prem a soluzioni cloud. Questo dispositivo funge da punto di transizione, permettendo una migrazione graduale e senza interruzioni.
Access Point Stadium-Ready
Per eventi su larga scala, Cisco ha sviluppato nuovi access point “stadium-ready” che garantiscono copertura a capacità ultraelevata. Questi dispositivi sono stati testati in stadi con oltre 80.000 spettatori, dimostrando la capacità di gestire migliaia di connessioni simultanee.
Industrial IoT Riprogettata
L’intera linea Industrial IoT è stata riprogettata per ambienti ostili, caratterizzati da temperature estreme e necessità di latenza inferiore al millisecondo. Questi dispositivi sono fondamentali per l’Industrial AIoT, dove sensori e agenti collaborano in tempo reale.
“Un esempio? In una raffineria, sensori IoT monitorano temperature e pressione”, racconta un tecnico. “Un agente IoA analizza i dati, prevede un rischio di surriscaldamento e attiva valvole di raffreddamento prima che il problema si verifichi. Non è reazione: è prevenzione“.
Sicurezza nel Mondo degli Agenti: Un Approccio Integrato
Con l’aumento degli agenti intelligenti nella rete, la sicurezza diventa più complessa ma anche più cruciale. Cisco ha sviluppato un approccio integrato:
HyperShield: Il Firewall Distribuito
Cisco sta estendendo l’approccio tradizionale del firewall centralizzato verso il modello distribuito HyperShield, in cui “ogni porta di switch di un ambiente campus ha un proprio firewall”.
“Non si tratta di aggiungere layer di sicurezza”, spiega un esperto Cisco. “Si tratta di integrare la sicurezza direttamente nella rete, a livello di ogni nodo”.
Crittografia Post-Quantistica e Secure Boot
Un accenno anche al quantum computing, versante sul quale Mercadante ha precisato che Cisco sta ricevendo diverse richieste. In tal senso, la piattaforma proposta incorpora ora nativamente meccanismi di crittografia post-quantistica e sistemi di secure boot resilienti agli attacchi quantistici.
“Con l’avvento del calcolo quantistico, la crittografia tradizionale potrebbe diventare obsoleta”, avverte un esperto di sicurezza. “Cisco si sta preparando a questa realtà”.
Zero Trust con Cisco Duo
In ottica Zero Trust, l’identità (che include utenti, device, sensori e agenti AI) viene gestita attraverso la tecnologia Duo, con policy granulari distribuite uniformemente dal data center alle filiali, via SD-WAN SASE.
“Zero Trust non è più un’opzione”, sottolinea un manager Cisco. “Con agenti che operano in autonomia, dobbiamo verificare ogni accesso, ogni transazione, ogni richiesta di risorse”.
Sovranità dei Dati: L’Alleanza Strategica con Domyn
L’intelligenza artificiale rappresenta una trasformazione strutturale destinata a ridefinire le fondamenta delle economie contemporanee.
“Siamo di fronte a una svolta esistenziale”, afferma Agostino Santoni, Senior Vice President South Europe di Cisco. “Perché l’AI diventerà il nuovo perimetro della proprietà intellettuale, oggi elemento cardine delle democrazie occidentali, della competitività dei sistemi-Paese e dell’identità culturale globale”.
In tale contesto si colloca la partnership strategica tra Cisco e Domyn (il nuovo brand di iGenius, azienda deep-tech italiana che produce soluzioni di AI pensate per settori regolamentati), fondata sull’integrazione tra visione e capacità tecnologica.
L’obiettivo è democratizzare l’intelligenza artificiale, decentralizzarne la governance e garantirne l’adozione sovrana, sicura e trasparente da parte di imprese, enti pubblici e istituzioni.
“Non si tratta solo di abilitare la produttività o di colmare il gap di competenze”, sottolinea Uljan Sharka, fondatore e CEO di Domyn. “Ma di fornire gli strumenti per trasformare ogni impresa in un’organizzazione nativamente tecnologica, in grado di sviluppare e governare le proprie soluzioni AI”.
In linea con tale visione, la soluzione proposta integra uno stack tecnologico completo “dal chip all’interfaccia utente”, fornendo una piattaforma unificata che garantisce isolamento, sicurezza e pieno controllo sui dati e sui modelli, che saranno proprietari.
L’architettura è progettata per l’implementazione di sistemi AI on-premise presso le infrastrutture locali, eliminando l’esigenza di esfiltrazione dei dati verso ambienti cloud esterni, fattore cruciale in contesti regolamentati e ad alta sensibilità.
Il Lato Umano della Rivoluzione: Sfide e Opportunità
Cisco splende in tecnologia, ma non è immune alle sfide umane. Mentre l’azienda annuncia investimenti milionari nell’AI, ha anche comunicato 4.000 licenziamenti nel 2024.
“Non è un controsenso”, spiega un portavoce Cisco. “L’evoluzione tecnologica ridisegna i ruoli. Alcuni diventano obsoleti, ma ne creiamo di nuovi legati all’AI. Il nostro impegno è gestire questa transizione con equità”.
Intelligenza artificiale, nuove competenze, formazione continua: il tema del capitale umano è centrale nel dibattito sull’Internet of Agents.
“Non siamo passeggeri del futuro”, conclude Manghi. “Siamo i driver. Sta a noi decidere dove andare”.
Il Futuro è già qui: Cosa Fare?
L’Internet degli Agenti non è un film. È una realtà che richiede:
- Aziende: Aggiornare le reti e formare i team.
- Utenti: Capire che l’AI è un strumento, non un sostituto.
- Società: Discutere etica, lavoro e sicurezza.
Vuoi saperne di più? Consulta le fonti: Outshift, Cisco Industrial AIoT, AI Canvas, IoA Definition, Cisco IoA Vision, Security, Cisco Blog, Open IoA, Manghi on IoA.
Articolo pubblicato su Tech Italia Magazine. Copyright 2025.
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