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Download Article as PDF (ENG)Obiettivi e Struttura della Convenzione
La Convenzione ha come obiettivo principale quello di stabilire un quadro giuridico che copra l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA, promuovendo al contempo l’innovazione responsabile. Essa richiede ai firmatari di adottare misure per identificare, valutare, prevenire e mitigare i rischi associati all’uso dell’IA. Inoltre, stabilisce che le autorità pubbliche e le aziende devono rendere pubbliche le informazioni riguardanti l’impatto dei loro sistemi di IA sui diritti umani e sulla democrazia[4][5].
La Convenzione è stata elaborata da un organismo intergovernativo del Consiglio d’Europa, il Comitato sull’IA, che ha coinvolto 46 Stati membri e 11 Stati osservatori, tra cui Argentina, Australia e Giappone. È stata adottata il 17 maggio 2024 e aperta alla firma durante la conferenza dei ministri della Giustizia a Vilnius[2][4].
Principi Fondamentali
I principi fondamentali della Convenzione includono:
- Protezione dei diritti umani: Garantire che l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale rispetti e promuova i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. Questo implica che tutte le fasi del ciclo di vita dei sistemi di IA, dalla progettazione all’implementazione, devono essere conformi a questi principi fondamentali.
- Approccio umano-centrico: La Convenzione adotta un approccio che pone l’essere umano al centro dello sviluppo e dell’applicazione delle tecnologie di IA. Ciò significa che le tecnologie devono essere progettate per migliorare il benessere umano e proteggere gli individui da potenziali abusi e danni.
- Innovazione responsabile: Promuovere un’innovazione tecnologica che sia responsabile e sostenibile, minimizzando i rischi associati all’uso dell’IA. La Convenzione richiede ai firmatari di adottare misure per identificare, valutare e mitigare i rischi legati ai sistemi di IA.
- Trasparenza e responsabilità: Stabilire che le decisioni automatizzate devono essere trasparenti e giustificabili, e che ci deve essere supervisione umana sui processi decisionali delle IA. Questo è cruciale per garantire che gli utenti possano comprendere e contestare le decisioni che li riguardano.
- Cooperazione internazionale: Favorire la cooperazione tra Stati membri e non membri del Consiglio d’Europa, nonché con attori del settore privato e della società civile, per garantire un approccio globale e armonizzato alla regolamentazione dell’IA.
- In sintesi, la Convenzione si propone di creare un quadro giuridico che garantisca l’uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale, proteggendo i diritti fondamentali e promuovendo un’innovazione che rispetti la dignità umana.
Impatto e Prospettive Future
La firma della Convenzione da parte di paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, insieme all’Unione Europea, segna un passo significativo verso la creazione di un approccio globale alla regolamentazione dell’IA. La Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha sottolineato l’importanza di questo trattato nel garantire che le tecnologie emergenti siano allineate con le norme internazionali sui diritti umani e la democrazia[2][3].
Affinché il trattato entri in vigore, è necessaria la ratifica da parte di almeno cinque firmatari, di cui almeno tre devono essere Stati membri del Consiglio d’Europa. Ciò potrebbe avvenire in tempi brevi, dato l’interesse internazionale crescente per la regolamentazione dell’IA[3][4].
In sintesi, questo trattato rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, mirando a bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti fondamentali e la democrazia.
Citations:
[1] https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/ia-ecco-il-primo-trattato-internazionale-la-convenzione-del-consiglio-deuropa/
[2] https://www.ansa.it/europa/notizie/qui_europa/2024/09/05/ue-usa-e-gb-firmano-trattato-sullia-del-consiglio-deuropa_a078e2ca-5a87-4757-9d15-2e321951c465.html
[3] https://ageei.eu/ue-regno-unito-stati-uniti-e-israele-firmano-il-primo-trattato-mondiale-sullintelligenza-artificiale/
[4] https://www.agensir.it/europa/2024/09/05/intelligenza-artificiale-un-trattato-internazionale-basato-sullapproccio-umano/
[5] https://www.startmag.it/innovazione/cosa-cambia-con-il-trattato-sullia-firmato-da-ue-usa-regno-unito-e-non-solo/
[6] https://europa.today.it/unione-europea/ue-usa-regno-unito-firmano-trattato-intelligenza-artificiale-diritti-umani.html
[7] https://www.federprivacy.org/informazione/primo-piano/commissione-ue-firmata-la-convenzione-su-intelligenza-artificiale-e-i-diritti-umani-la-democrazia-e-lo-stato-di-diritto
Faq
Accordo Internazionale sull’Intelligenza Artificiale
Il 5 settembre 2024, l’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno firmato un trattato internazionale storico, la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale. Questo accordo rappresenta il primo trattato giuridicamente vincolante al mondo dedicato alla regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in modo da garantire il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto.
La Convenzione ha come obiettivo principale quello di stabilire un quadro giuridico che copra l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA, promuovendo al contempo l’innovazione responsabile. Essa richiede ai firmatari di adottare misure per identificare, valutare, prevenire e mitigare i rischi associati all’uso dell’IA. Inoltre, stabilisce che le autorità pubbliche e le aziende devono rendere pubbliche le informazioni riguardanti l’impatto dei loro sistemi di IA sui diritti umani e sulla democrazia.
I principi fondamentali della Convenzione includono:
- Protezione dei diritti umani: Garantire che l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale rispetti e promuova i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto.
- Approccio umano-centrico: La Convenzione adotta un approccio che pone l’essere umano al centro dello sviluppo e dell’applicazione delle tecnologie di IA.
- Innovazione responsabile: Promuovere un’innovazione tecnologica che sia responsabile e sostenibile, minimizzando i rischi associati all’uso dell’IA.
- Trasparenza e responsabilità: Stabilire che le decisioni automatizzate devono essere trasparenti e giustificabili, e che ci deve essere supervisione umana sui processi decisionali delle IA.
- Cooperazione internazionale: Favorire la cooperazione tra Stati membri e non membri del Consiglio d’Europa, nonché con attori del settore privato e della società civile, per garantire un approccio globale e armonizzato alla regolamentazione dell’IA.
La firma della Convenzione da parte di paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, insieme all’Unione Europea, segna un passo significativo verso la creazione di un approccio globale alla regolamentazione dell’IA. La Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha sottolineato l’importanza di questo trattato nel garantire che le tecnologie emergenti siano allineate con le norme internazionali sui diritti umani e la democrazia.
Affinché il trattato entri in vigore, è necessaria la ratifica da parte di almeno cinque firmatari, di cui almeno tre devono essere Stati membri del Consiglio d’Europa. Ciò potrebbe avvenire in tempi brevi, dato l’interesse internazionale crescente per la regolamentazione dell’IA.
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