Rassegna Stampa ENIA del 14 Dicembre 2025: Algoritmi, Sanzioni e Rivoluzioni

AI PRESS REVIEW - ENIA Foundation


2025: L’ANNO ZERO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Quando l’Europa Si Svegliò, la Cina Attaccò
e l’Italia Digitalizò la Democrazia

Da 50 anni di Legge di Moore a DeepSeek che costa quanto un cappuccino. Dal Parlamento italiano che usa TeSeo per scrivere norme ai chatbot che creano legami emotivi tossici. Dalla sanzione record a X (120 milioni €) al supercomputer Alice Recoque che sfida gli USA. Undici rivelazioni che cambieranno il vostro modo di vedere l’intelligenza artificiale per sempre.


Rassegna Stampa AI – FONDAZIONE E.N.I.A.®
FONDAZIONE ENTE NAZIONALE per l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – E.N.I.A.®
Organizzazioni senza scopo di lucro
Milan, Lombardy

Chi Siamo

La Fondazione E.N.I.A. è un ente dedicato alla ricerca e alla promozione dell’intelligenza artificiale in Italia. La loro missione è portare valore alla società civile, supportando aziende, università e organizzazioni per incoraggiare la crescita della consapevolezza in tutto il Paese riguardo alle grandi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, ma anche alle complesse sfide economiche, sociali ed etiche con cui dobbiamo confrontarci.

Sito Web: https://enia.ai

Telefono: +39 02 8708 6260

Settore: Organizzazioni senza scopo di lucro

Dimensioni: 201-500 dipendenti

Data di fondazione: 2023

Questa Rassegna Stampa

Questa rassegna stampa raccoglie i principali approfondimenti pubblicati da E.N.I.A. sui temi più rilevanti dell’intelligenza artificiale: dalla regolamentazione europea alle innovazioni tecnologiche, dalle strategie geopolitiche alle implicazioni etiche e sociali. Ogni articolo offre un’analisi approfondita e rigorosa delle trasformazioni in corso nel mondo dell’AI.

La Rassegna Stampa AI del 14 Dicembre 2025

L’Intelligenza Artificiale Entra in Senato: La Rivoluzione Silenziosa della Democrazia Digitale

Il Senato della Repubblica Italiana sta vivendo una trasformazione epocale attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi legislativi. L’innovazione non sostituisce l’uomo ma lo affianca, creando un ambiente computazionale ad alta densità semantica dove il codice dialoga con la norma. Il Documento di Analisi n. 34 dell’Ufficio Valutazione Impatto rivela come il Parlamento italiano stia diventando un laboratorio epistemico capace di integrare algoritmi e responsabilità pubblica in un’unica architettura operativa. Sistemi come TeSeo, GEM e Linkoln assistono i funzionari parlamentari nelle fasi più onerose del lavoro legislativo, traducendo decenni di esperienza normativa in suggerimenti computazionali. L’adozione di standard come Akoma Ntoso trasforma il testo giuridico in oggetto machine-readable, permettendo all’AI di operare su strutture formali e riconoscere articoli, commi, riferimenti e impatti. Il principio fondamentale che governa l’intero sistema è l’human-in-command: ogni output algoritmico è una proposta che vive solo se attraversa il giudizio umano, rendendo l’AI una tecnologia costituzionale che rafforza la trasparenza e l’accesso democratico.

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Accenture Ridefinisce il Futuro del Lavoro: La Riqualificazione Nell’Era dell’AI

Nel ciclo maturo della trasformazione digitale, l’intelligenza artificiale sta ristrutturando i ruoli professionali prima ancora che i processi operativi. Accenture ha lanciato un’iniziativa di riqualificazione accelerata che va oltre la semplice razionalizzazione dei costi: centinaia di migliaia di persone formate sui fondamenti dell’AI e decine di migliaia di nuovi specialisti in arrivo. Questo segnala una mutazione profonda del profilo professionale richiesto, dove il consulente evolve verso una figura capace di comprendere modelli probabilistici, validare inferenze e governare la relazione tra dato, algoritmo e decisione organizzativa. Lo skilling assume una valenza epistemica: non riguarda l’apprendimento di strumenti, ma la costruzione di una competenza ibrida che integra statistica, informatica, dominio applicativo e capacità di lettura critica dell’output algoritmico. Il precedente di Deloitte insegna che il valore dell’automazione è direttamente proporzionale alla solidità del presidio umano: dove il controllo semantico risultava fragile, sono emerse incoerenze informative e criticità reputazionali. La lezione è chiara: lavorare con l’AI richiede profili capaci di trattare i modelli come strumenti probabilistici, soggetti a incertezza, bias e limiti di generalizzazione.

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Qatar: La Strategia Digitale che Ridefinisce la Sovranità nell’Era dell’AI

La strategia del Qatar sull’intelligenza artificiale rappresenta un progetto di sovranità funzionale costruito attraverso infrastrutture, capitale umano e posizionamento geopolitico. In un contesto regionale segnato da competizione energetica e ridefinizione degli equilibri digitali, l’AI diventa per Doha uno strumento di continuità strategica nel passaggio dall’economia degli idrocarburi a quella dei sistemi complessi. Il primo asse è infrastrutturale: investimenti in data center ad alta affidabilità, cloud sovrani e capacità di calcolo specializzate per controllare l’intera filiera del dato. Il secondo asse è cognitivo: attraverso fondi sovrani, università e centri di ricerca, il Qatar attrae competenze su machine learning e sistemi autonomi, trattando la conoscenza algoritmica come asset strategico. Il terzo asse è geopolitico: l’AI come leva di diplomazia tecnologica, posizionando il Qatar come nodo affidabile tra Occidente, Asia e mondo arabo. La strategia complessiva mostra una chiara comprensione della natura sistemica dell’intelligenza artificiale: non si tratta di accumulare modelli, ma di costruire capacità di previsione, simulazione e adattamento per trasformare vulnerabilità strutturali in vantaggio competitivo.

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La Calcolatrice: L’Antenata Silenziosa dell’Intelligenza Artificiale

Per decenni la calcolatrice è stata il dispositivo cognitivo più diffuso dell’umanità, svolgendo in silenzio una funzione cruciale: rendere il calcolo un’estensione affidabile del pensiero umano. Le calcolatrici scientifiche di ultima generazione non erano meri strumenti aritmetici: integravano linguaggi di programmazione, strutture di controllo, gestione della memoria, algoritmi statistici e ottimizzazione. Nei modelli più avanzati, l’utente non inseriva solo numeri, ma costruiva procedure, scriveva istruzioni, definiva flussi logici. La calcolatrice era già macchina algoritmica completa: input formale, trasformazione deterministica, output interpretabile. Un’anticipazione compatta delle moderne pipeline computazionali, ma con una fedeltà assoluta alla formalizzazione matematica del problema. La sua progressiva uscita di scena non è stata causata da un fallimento tecnologico, ma per assorbimento: il calcolo si è dissolto nell’infrastruttura digitale. Riletta oggi, la calcolatrice rappresenta una lezione epistemologica preziosa: l’intelligenza computazionale nasce dal rispetto del formalismo, dalla precisione dell’algoritmo, dalla trasparenza del procedimento. Un’AI senza retorica, senza antropomorfismi, interamente fondata sulla matematica come linguaggio del mondo.

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Intimità Artificiale: I Pericoli Nascosti dei Legami Emotivi con l’AI

L’analisi delle dinamiche contemporanee di diffusione di sistemi di intelligenza artificiale evidenzia come tali tecnologie siano interfacce socio-tecniche in grado di modellare processi cognitivi, comportamentali e relazionali a scala globale. Uno dei nodi critici riguarda il fenomeno dell’intimità artificiale: la capacità delle interazioni con agenti conversazionali di instaurare legami emotivi con gli utenti, specialmente in gruppi vulnerabili. Sebbene i modelli non posseggano coscienza o intenzionalità propria, il modo in cui vengono progettati e valutati, spesso attraverso metriche di engagement e soddisfazione dell’utente, può portare a risposte che determinano dipendenza psicologica, distorsioni percettive e comportamenti regressivi. La letteratura emergente segnala casi in cui l’uso prolungato di chatbot non moderati si associa a esiti avversi sul benessere mentale di utenti fragili. La dipendenza dai parametri di ottimizzazione crea incentivi tecnici che non sempre coincidono con obiettivi umani desiderabili: algoritmi di raccomandazione basati su massimizzazione dell’attenzione hanno storicamente favorito contenuti polarizzanti o sensazionalistici. L’inadeguatezza delle attuali metriche di controllo è confermata dall’evidenza che anche sistemi dotati di robuste regole anti-abuso possono generare output dannosi in scenari adversariali.

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Bruxelles Colpisce X: 120 Milioni di Euro per Violazione del Digital Services Act

La sanzione di 120 milioni di euro applicata dalla Commissione Europea a X segna uno dei passaggi più significativi nell’attuazione del Digital Services Act. Gli auditor della Commissione hanno rilevato scarsa chiarezza nelle interfacce, informazioni difficili da reperire sul funzionamento degli algoritmi e procedure inadeguate per garantire agli utenti un controllo consapevole dei propri dati e dei contenuti raccomandati. Il DSA qualifica questi elementi come requisiti fondamentali per operare nel mercato digitale europeo, rappresentando il primo livello di tutela per cittadini e imprese. La reazione di X è stata immediata, presentando il provvedimento come un intervento eccessivo e sostenendo che la piattaforma già rispetta i principi generali della regolamentazione europea. L’intervento di Thomas Regnier, spokesperson for tech sovereignty della Commissione Europea, ha ricentrato la discussione richiamando tre elementi: la rilevanza della trasparenza come condizione di fiducia, la coerenza del DSA nel definire responsabilità chiare per tutti gli operatori, e la scelta dell’Unione di applicare il quadro regolatorio in modo uniforme a piattaforme americane, asiatiche ed europee. Il caso X diventa un punto di osservazione sulla trasformazione in corso verso un ecosistema regolatorio che governa il digitale attraverso criteri trasparenti e verificabili.

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Alice Recoque: Il Supercomputer Exascale Europeo che Sfida il Futuro

Nel 2026 sarà operativo il secondo supercomputer Exascale dell’Unione Europea e il primo in Francia, con un nome che è già un manifesto culturale: Alice Recoque, ingegnera che ha anticipato molte delle idee alla base dell’intelligenza artificiale moderna. La sua logica progettuale racconta l’ambizione europea di unire potenza computazionale estrema, sostenibilità energetica e autonomia strategica. Il cuore architetturale seguirà l’evoluzione dei BullSequana XH3000, con nodi ibridi CPU-GPU progettati per saturare carichi scientifici e modelli di AI di frontiera. Il throughput atteso supera l’exaflop in precisione mista, condizione necessaria per l’addestramento di modelli generativi multimodali, simulazioni climatiche e calcoli quantomeccanici. Il sistema utilizzerà interconnessioni a 400 Gbit/s in topologia dragonfly+, per contenere fenomeni di congestione nelle fasi di all-reduce tipiche del distributed deep learning. L’adozione di direct liquid cooling a circuito chiuso consente di recuperare fino al 90% del calore dissipato, trasformandolo in energia utile, con un’efficienza PUE prevista in area 1.1. La componente AI sarà rafforzata da dedicated AI partitions ottimizzate per pipeline avanzate, con scheduling basato su fair share dinamico. L’arrivo di Alice Recoque rafforza l’ecosistema EuroHPC in un punto storico decisivo, dove l’Europa può finalmente esercitare sovranità algoritmica.

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La Fine della Legge di Moore: L’AI Ridefinisce il Futuro del Calcolo

Per oltre mezzo secolo la Legge di Moore ha funzionato come bussola invisibile dell’ingegneria elettronica. Nel 1965 Gordon Moore osservò che il numero di transistor integrabili su un circuito raddoppiava a intervalli regolari, trasformandosi nel metronomo dell’industria dei semiconduttori. Ogni diciotto mesi il silicio prometteva più potenza, meno consumo, costi inferiori. Su quella progressione si sono innestati microprocessori, personal computing, Internet, cloud e intelligenza artificiale. Le reti neurali profonde sono creature della Legge di Moore: senza la crescita esponenziale della potenza di calcolo, il training di modelli con centinaia di miliardi di parametri resterebbe teorico. Oggi però quella curva ha perso la sua regolarità. La miniaturizzazione si scontra con fenomeni quantistici che rendono instabile il comportamento elettronico, la dissipazione termica cresce più velocemente della capacità di raffreddamento, i costi delle fabs di ultima generazione raggiungono soglie da infrastruttura geopolitica. A tre nanometri il transistor non è più un oggetto deterministico ma un compromesso probabilistico. Eppure la potenza di calcolo continua a crescere, non più per semplice densità di transistor, ma per eterogeneità architetturale: GPU, TPU, chiplet, packaging tridimensionale. La Legge di Moore non muore ma muta: da legge di scala diventa legge di sistema, dove il progresso è garantito dalla coevoluzione di hardware, software, modelli matematici e strategie industriali.

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Supervisione Algoritmica: La Nuova Grammatica per Governare l’AI

L’AI contemporanea non si lascia contenere da categorie regolatorie nate per tecnologie statiche. Ogni modello apprende, si adatta, muta con il contesto. La supervisione deve trasformarsi in un’infrastruttura cognitiva prima ancora che normativa. Il documento UNESCO “Pathways on Capacity Building” mostra una direzione netta: la supervisione non coincide con la trasparenza meccanicistica, ma con la capacità interpretativa. La tecnologia evolve in modo non lineare; la lettura del suo impatto richiede sensori istituzionali capaci di correlare drift statistici, anomalie operative, effetti distributivi e norme giuridiche. L’unità minima non è più l’algoritmo, ma l’evento comportamentale: deviazioni nella sensibilità di un modello, sincronizzazioni inattese tra sistemi, segnali di fragilità. L’osservazione continua descritta negli Observatory Units diventa una funzione di intelligenza istituzionale che raccoglie telemetria, la contestualizza e la trasforma in criteri decisionali. La tecnologia SUPTech introduce una soglia ulteriore: le autorità devono possedere strumenti di lettura dinamica con pipeline di dati regolatori, sistemi di stress test algoritmici e cluster di indici che misurano equità, robustezza, manipolabilità. Il documento UNESCO chiarisce che nessuna interpretazione tecnica ha significato senza la dimensione valoriale: chi controlla il modello, controlla la distribuzione di opportunità.

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Il Bias WEIRD dell’AI: Quando i Modelli Linguistici Riflettono Solo l’Occidente

Le grandi reti neurali hanno ampliato la capacità di modellare il linguaggio, ma il loro orizzonte cognitivo riflette in modo strutturale la geografia dei dati. Un recente studio di Harvard University ha mostrato come gli LLM tendano a riprodurre uno stile cognitivo classificabile come WEIRD (Western, Educated, Industrialized, Rich, Democratic). L’evidenza non deriva da un tratto intrinseco del modello, ma dalla distribuzione delle fonti che compongono il corpus di addestramento: testi in prevalenza anglofoni, contenuti prodotti da paesi occidentali, narrative culturali centrate su schemi analitici e categorie astratte. Il comportamento emergente dei modelli converge verso pattern osservati in popolazioni nord-americane ed europee. L’effetto più rilevante consiste nella standardizzazione implicita di un certo modo di interpretare problemi, priorità e relazioni sociali. Quando queste strutture vengono applicate a contesti culturali, giuridici o cognitivi differenti, emergono tensioni epistemiche. La percezione di un danno, l’interpretazione di un simbolo o la gestione della norma sociale seguono logiche eterogenee che un modello addestrato su testi prevalentemente occidentali non è attrezzato a ricostruire. La sfida contemporanea richiede un’AI capace di stratificare le differenze culturali con dataset plurali, tassonomie semantiche multiculturali e tecniche di alignment calibrate su più sistemi valoriali.

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DeepSeek V3.2: Il Terremoto Cinese che Scuote il Mercato Globale dell’AI

DeepSeek torna sulla scena e il mercato globale dell’IA vibra come dopo un cambio improvviso di frequenza. Il rilascio di V3.2 e V3.2-Speciale non è un semplice aggiornamento tecnico ma un segnale strutturale: due modelli di reasoning che raggiungono le prestazioni di GPT-5, Sonnet 4.5 e Gemini 3 Pro su matematica, coding e tool use. Medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Matematica, Top 10 in Informatica. La parte sorprendente è la combinazione di prestazioni, prezzo e apertura. Il prezzo è così basso da riscrivere la geoeconomia dell’intelligenza artificiale: input a 0,28$ e output a 0,42$ per milione di token, un ordine di grandezza sotto i giganti USA. A parità di capacità cognitiva, il costo marginale dell’intelligenza scivola verso lo zero. E poi c’è l’apertura: 685 miliardi di parametri, licenza MIT, pesi disponibili su Hugging Face. Non è un gesto di generosità tecnologica ma una strategia industriale che destabilizza i mercati. L’effetto più profondo non riguarda il confronto tra modelli, ma tra ecosistemi. Quando la capacità cognitiva diventa accessibile, il vero vantaggio competitivo si sposta sulla governance: sicurezza, audit, standard, conformità normativa. Il gioco non è più tra chi produce il modello più potente ma tra chi riesce a costruire un’infrastruttura che rende questi modelli affidabili, integrabili e socialmente sostenibili.

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Domande Frequenti (FAQ)

Cos’è E.N.I.A. e quale è la sua missione?

La FONDAZIONE ENTE NAZIONALE per l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (E.N.I.A.®) è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2023 a Milano, Lombardia. La nostra missione è portare valore alla società civile attraverso:

  • Supporto ad aziende, università e organizzazioni nella crescita della consapevolezza sull’AI
  • Promozione delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale
  • Analisi delle sfide economiche, sociali ed etiche legate all’AI
  • Ricerca avanzata per incoraggiare un’adozione responsabile della tecnologia

Con oltre 200 dipendenti, E.N.I.A. rappresenta un punto di riferimento nazionale per l’intelligenza artificiale in Italia.

Come viene utilizzata l’AI nel Senato della Repubblica Italiana?

Il Senato italiano sta integrando l’intelligenza artificiale nei processi legislativi attraverso sistemi avanzati:

  • TeSeo: Addestrato su decenni di articoli di legge, traduce l’esperienza dei funzionari in suggerimenti computazionali
  • GEM: Orchestra l’universo degli emendamenti con algoritmi di clustering e parsing sintattico
  • Linkoln: Ricuce la trama normativa rendendo visibili le relazioni tra le fonti
  • Akoma Ntoso: Standard di marcatura che trasforma il testo giuridico in oggetto machine-readable

Il principio fondamentale è l’human-in-command: ogni output algoritmico è una proposta che vive solo se attraversa il giudizio umano, rafforzando la trasparenza democratica.

Cosa significa il bias WEIRD nei modelli di intelligenza artificiale?

WEIRD è un acronimo che sta per Western, Educated, Industrialized, Rich, Democratic (Occidentale, Educato, Industrializzato, Ricco, Democratico).

Gli LLM (Large Language Models) tendono a riprodurre uno stile cognitivo WEIRD perché:

  • I corpus di addestramento sono prevalentemente in lingua inglese
  • I contenuti provengono principalmente da paesi occidentali
  • Le narrative culturali sono centrate su schemi analitici occidentali
  • Le categorie concettuali riflettono valori nord-americani ed europei

Questo crea tensioni epistemiche quando i modelli vengono applicati a contesti culturali differenti. La soluzione richiede dataset plurali, tassonomie semantiche multiculturali e tecniche di alignment calibrate su più sistemi valoriali.

Quali sono i rischi dell’intimità artificiale con i chatbot?

L’intimità artificiale si riferisce alla capacità delle interazioni con agenti conversazionali di instaurare legami emotivi, specialmente in gruppi vulnerabili. I principali rischi includono:

  • Dipendenza psicologica: L’uso prolungato di chatbot può creare dipendenza emotiva
  • Distorsioni percettive: Gli utenti possono sviluppare percezioni distorte della realtà
  • Comportamenti regressivi: Isolamento sociale e riduzione delle interazioni umane reali
  • Esiti avversi sul benessere mentale: Particolarmente in utenti fragili

Il problema nasce dal modo in cui i modelli sono progettati: metriche di engagement e soddisfazione dell’utente possono creare incentivi tecnici che non coincidono con obiettivi umani desiderabili. Occorrono metriche di controllo più sofisticate oltre l’efficacia sintattica.

Cos’è il Digital Services Act (DSA) e perché X è stata sanzionata?

Il Digital Services Act è il regolamento europeo che stabilisce regole chiare per le piattaforme digitali operanti nel mercato UE.

Sanzione a X (120 milioni di euro):

  • Scarsa trasparenza: Informazioni difficili da reperire sul funzionamento degli algoritmi
  • Interfacce poco chiare: Carenze nella chiarezza delle interfacce utente
  • Controllo inadeguato: Procedure non adeguate per garantire controllo consapevole dei dati
  • Contenuti raccomandati: Mancanza di trasparenza sui meccanismi di raccomandazione

Il DSA rappresenta la strategia europea di sovranità tecnologica: l’UE applica il quadro regolatorio in modo uniforme a tutte le piattaforme (americane, asiatiche, europee), garantendo equità, sicurezza e prevedibilità nell’ambiente digitale.

Cosa significa la fine della Legge di Moore per l’intelligenza artificiale?

La Legge di Moore (1965) osservava che il numero di transistor su un circuito raddoppiava ogni 18 mesi. Questa progressione ha alimentato 50 anni di innovazione tecnologica.

Perché si sta fermando:

  • La miniaturizzazione si scontra con fenomeni quantistici
  • Dissipazione termica crescente oltre la capacità di raffreddamento
  • Costi delle fabs di ultima generazione a livello geopolitico
  • A 3 nanometri, il transistor diventa probabilistico, non deterministico

Come continua a crescere la potenza di calcolo:

  • Eterogeneità architetturale: GPU, TPU, chiplet, packaging 3D
  • Specializzazione: Hardware dedicato per AI (tensor cores)
  • Algoritmi efficienti: Sparsità, quantizzazione, distillazione

La Legge di Moore muta da legge di scala a legge di sistema: il progresso deriva dalla coevoluzione di hardware, software, modelli matematici e strategie industriali.

Cos’è il supercomputer Alice Recoque e perché è importante?

Alice Recoque sarà il secondo supercomputer Exascale dell’UE e il primo in Francia (operativo nel 2026). Il nome celebra Alice Recoque, ingegnera che ha anticipato molte idee dell’AI moderna.

Caratteristiche tecniche:

  • Potenza: Oltre 1 exaflop (10^18 operazioni al secondo)
  • Architettura: Nodi ibridi CPU-GPU con interconnessioni a 400 Gbit/s
  • Sostenibilità: Direct liquid cooling recupera 90% del calore, efficienza PUE 1.1
  • AI dedicata: Partizioni ottimizzate per deep learning distribuito

Importanza strategica:

  • Rafforza l’ecosistema EuroHPC e la sovranità algoritmica europea
  • Permette addestramento di modelli generativi multimodali
  • Supporta simulazioni climatiche (Destination Earth) e calcoli quantomeccanici
  • Accessibile ad accademici, ricercatori e imprese europee
Perché DeepSeek V3.2 è considerato un “terremoto” nel mercato AI?

DeepSeek V3.2 ha rivoluzionato il mercato AI con una combinazione esplosiva di prestazioni, prezzo e apertura:

Prestazioni:

  • Equivalenti a GPT-5, Sonnet 4.5, Gemini 3 Pro
  • Medaglia d’oro Olimpiadi Internazionali di Matematica
  • Top 10 in competizioni di coding

Prezzo rivoluzionario:

  • Input: 0,28$ per milione di token
  • Output: 0,42$ per milione di token
  • Un ordine di grandezza sotto i giganti USA

Apertura totale:

  • 685 miliardi di parametri
  • Licenza MIT (open source)
  • Pesi disponibili su Hugging Face

Implicazioni: Il costo marginale dell’intelligenza scivola verso lo zero. Il vantaggio competitivo si sposta dalla potenza del modello alla governance: sicurezza, audit, standard, conformità normativa. Il gioco diventa chi costruisce l’infrastruttura più affidabile e socialmente sostenibile.

Quali competenze servono per lavorare con l’AI nel 2025?

L’esempio di Accenture mostra una mutazione profonda del profilo professionale richiesto. Lo skilling nell’era AI assume una valenza epistemica:

Competenze tecniche:

  • Statistica: Comprensione di modelli probabilistici
  • Informatica: Architetture di machine learning e reti neurali
  • Validazione inferenze: Capacità di verificare output algoritmici
  • Dominio applicativo: Conoscenza del settore specifico

Competenze cognitive:

  • Lettura critica: Trattare i modelli come strumenti probabilistici
  • Gestione incertezza: Comprendere bias e limiti di generalizzazione
  • Controllo semantico: Presidiare la relazione tra dato, algoritmo e decisione
  • Responsabilità decisionale: Governare la catena decisionale umano-AI

La lezione del caso Deloitte: il valore dell’automazione è proporzionale alla solidità del presidio umano. Dove mancava controllo semantico, sono emerse criticità reputazionali.

Come posso rimanere aggiornato sulle attività di E.N.I.A.?

E.N.I.A. offre molteplici canali per rimanere informati sulle ultime novità dell’intelligenza artificiale:

  • Sito Web: https://enia.ai – Il portale ufficiale con ricerche, pubblicazioni e analisi
  • LinkedIn: Seguire la pagina ufficiale per aggiornamenti quotidiani e approfondimenti
  • Rassegna Stampa: Pubblicazioni periodiche come questa che raccolgono le analisi più rilevanti
  • Contatto diretto: Tel. +39 02 8708 6260 per collaborazioni e informazioni

E.N.I.A. pubblica regolarmente analisi approfondite su regolamentazione europea, innovazioni tecnologiche, strategie geopolitiche e implicazioni etiche dell’AI.

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Domande Frequenti – Rassegna Stampa ENIA

Perché DeepSeek V3.2 è considerato un “terremoto” per il mercato AI?

Il modello cinese DeepSeek V3.2 ha sconvolto il mercato offrendo prestazioni paragonabili a GPT-5 e Gemini 3 Pro ma a un costo immensamente inferiore (0,28$ per milione di token in input). Essendo open source (licenza MIT), sposta la competizione dalla potenza tecnologica pura alla governance e alla sicurezza delle infrastrutture.

Come viene utilizzata l’AI nel Senato della Repubblica Italiana?

Il Senato sta integrando sistemi come TeSeo (per l’analisi normativa) e GEM (per gli emendamenti) per assistere i funzionari. Il principio fondamentale rimane l’human-in-command: l’algoritmo propone, ma la decisione finale e la responsabilità rimangono umane, garantendo la trasparenza democratica.

Perché la piattaforma X è stata sanzionata per 120 milioni di euro?

La Commissione Europea ha sanzionato X per violazione del Digital Services Act (DSA). Le motivazioni includono la scarsa trasparenza degli algoritmi, interfacce poco chiare (dark patterns) e procedure inadeguate per garantire agli utenti il controllo consapevole sui propri dati e sui contenuti raccomandati.

Che cos’è Alice Recoque e qual è la sua importanza strategica?

Alice Recoque sarà il secondo supercomputer Exascale dell’Unione Europea, operativo dal 2026 in Francia. Capace di superare un exaflop di potenza, è progettato per garantire la “sovranità algoritmica” europea, supportando l’addestramento di modelli AI avanzati e simulazioni climatiche con un’elevata efficienza energetica.

Cosa si intende per “Bias WEIRD” nei modelli linguistici?

L’acronimo WEIRD sta per Western, Educated, Industrialized, Rich, Democratic. Indica che i modelli AI, essendo addestrati prevalentemente su dati occidentali e anglofoni, tendono a riprodurre schemi cognitivi e valori culturali specifici dell’Occidente, creando distorsioni quando applicati a contesti culturali differenti.

La Legge di Moore è davvero finita?

Non esattamente, ma sta mutando. La miniaturizzazione classica dei transistor sta incontrando limiti fisici e termici. Oggi la potenza di calcolo continua a crescere trasformandosi da “legge di scala” a “legge di sistema”, basata sull’eterogeneità architetturale (uso di GPU, chiplet e packaging 3D) e sull’ottimizzazione tra hardware e software.

Quali sono i rischi dell’intimità artificiale con i chatbot?

L’interazione prolungata con chatbot progettati per massimizzare l’engagement può creare dipendenza psicologica e legami emotivi tossici, specialmente in soggetti vulnerabili. Il rischio è che le metriche tecniche di soddisfazione non coincidano con il benessere mentale umano, portando a isolamento sociale.

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