La GenAI al bivio tra hype e realtà

Abstract

Si tratta di un grafico che mostra il livello di aspettative e il tempo di adozione delle varie tecnologie e tecniche di intelligenza artificiale. Il grafico è diviso in cinque fasi: innescamento dell’innovazione, picco delle aspettative gonfiate, abisso della delusione, pendenza dell’illuminazione e plateau della produttività. Ogni fase corrisponde a uno stadio diverso del ciclo di vita di una tecnologia, dal suo lancio alla sua diffusione e maturità.

Il grafico evidenzia come l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sia al picco delle aspettative gonfiate, ovvero la fase in cui la tecnologia attira molta attenzione e interesse, ma non ha ancora dimostrato il suo valore reale e le sue limitazioni. La GenAI è una forma di intelligenza artificiale che può creare nuovi contenuti, come testi, immagini, musica, video, codice e altro, a partire da dati esistentiAlcuni esempi di GenAI sono ChatGPT, un chatbot capace di interazioni molto umane, e DALL·E, uno strumento che genera immagini da testo

L’intelligenza artificiale (AI) è una delle tecnologie più promettenti e allo stesso tempo più controverse del nostro tempo. Da un lato, offre enormi opportunità di innovazione, sviluppo e progresso in vari ambiti, dall’industria alla salute, dall’istruzione all’arte. Dall’altro, presenta sfide e rischi legati alla sicurezza, alla privacy, all’etica e alla responsabilità dei sistemi e dei contenuti basati sull’AI.

iperbole gartner
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Il ciclo di iperbole pubblicato da Gartner

Per capire meglio lo stato dell’arte e le prospettive future dell’AI, possiamo fare riferimento al ciclo di iperbole per l’intelligenza artificiale, 2023, pubblicato da Gartner, una società di ricerca e consulenza leader nel settore tecnologico. Il ciclo di iperbole è un modello che descrive il livello di aspettative e il tempo di adozione delle varie tecnologie e tecniche di intelligenza artificiale, dalla loro nascita alla loro diffusione e maturità.

Il ciclo di iperbole è diviso in cinque fasi: innescamento dell’innovazione, picco delle aspettative gonfiate, abisso della delusione, pendenza dell’illuminazione e plateau della produttività. Ogni fase corrisponde a uno stadio diverso del ciclo di vita di una tecnologia, dal suo lancio alla sua diffusione e maturità.

Nella fase di innescamento dell’innovazione, la tecnologia viene introdotta sul mercato e suscita curiosità e interesse da parte di alcuni pionieri e visionari, ma non ha ancora una chiara applicazione pratica e un mercato di riferimento. Nella fase del picco delle aspettative gonfiate, la tecnologia attira molta attenzione e interesse da parte dei media, degli investitori e del pubblico, ma non ha ancora dimostrato il suo valore reale e le sue limitazioni. Nella fase dell’abisso della delusione, la tecnologia viene messa alla prova dalla realtà e si scontra con le difficoltà tecniche, economiche e sociali che ne ostacolano l’adozione. Nella fase della pendenza dell’illuminazione, la tecnologia viene migliorata e adattata alle esigenze e alle aspettative degli utenti e dei clienti, e inizia a mostrare i suoi benefici e il suo potenziale. Nella fase del plateau della produttività, la tecnologia diventa più affidabile, accessibile e utile, e viene adottata da una massa critica di utenti e clienti.

Tra le varie tecnologie e tecniche di intelligenza artificiale presenti nel ciclo di iperbole, una delle più rilevanti e allo stesso tempo più discusse è l’intelligenza artificiale generativa (GenAI). La GenAI è una forma di intelligenza artificiale che può creare nuovi contenuti, come testi, immagini, musica, video, codice e altro, a partire da dati esistenti. La GenAI si basa su modelli di apprendimento automatico (ML) che imparano i pattern e le relazioni in un dataset di contenuti creati dall’uomo, e li usano per generare contenuti che riflettono le caratteristiche dei dati di partenza ma non li ripetono.

La GenAI ha avuto un impatto senza precedenti negli ultimi anni, grazie al progresso di alcune tecniche e al lancio di alcuni strumenti e servizi che hanno reso la GenAI più accessibile e popolare. Tra questi, spiccano i modelli generativi pre-addestrati (GPT), che sono modelli di ML che possono svolgere diversi compiti di generazione di contenuti in risposta a richieste o prompt in linguaggio naturale. Il più noto e avanzato di questi modelli è ChatGPT, lanciato da OpenAI, una società di ricerca e sviluppo di AI senza scopo di lucro. ChatGPT è un chatbot capace di interazioni molto umane, che può conversare su vari argomenti, rispondere a domande, scrivere testi, creare storie e altro. ChatGPT ha suscitato molto interesse e stupore, ma anche preoccupazione e critica, per le sue capacità e le sue implicazioni.

Un altro strumento che ha fatto parlare di sé è DALL·E, sempre di OpenAI, che è in grado di generare immagini da testi. DALL·E può creare immagini realistiche o fantasiose, combinando elementi diversi o modificando le proprietà di oggetti o persone. Ad esempio, può generare un’immagine di un gatto con un cappello a cilindro, o di una sedia in stile Picasso, o di un avocado con una faccia.

Al picco delle aspettative gonfiate

Secondo Gartner, la GenAI si trova al picco delle aspettative gonfiate, ovvero la fase in cui la tecnologia attira molta attenzione e interesse, ma non ha ancora dimostrato il suo valore reale e le sue limitazioni. La GenAI ha un impatto potenzialmente trasformativo su vari settori e processi, ma richiede anche una grande potenza di calcolo e una supervisione umana per evitare errori e bias. Inoltre, la GenAI solleva questioni etiche e legali sulla proprietà, l’autenticità e la regolamentazione dei contenuti generati.

Fase di delusione

Per questi motivi, si prevede che la GenAI attraverserà una fase di delusione, in cui le aspettative si ridurranno e si confronteranno con la realtà, prima di raggiungere una fase di illuminazione e produttività, in cui la tecnologia diventerà più affidabile, accessibile e utile.

La GenAI è quindi al bivio tra hype e realtà, tra opportunità e rischi, tra innovazione e responsabilità. Per sfruttare al meglio il suo potenziale, occorre essere consapevoli delle sue caratteristiche, dei suoi limiti e delle sue implicazioni, e adottare una visione critica e informata. Solo così la GenAI potrà essere un alleato e non un avversario dell’uomo e

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