Introduzione
Il video presenta il dottor Dario Darè, Direttore dell’Ufficio Digital Learning e Multimedia dell’Università di Padova, che discute l’importanza e l’impatto della trasformazione digitale e dell’intelligenza artificiale (IA) nella società moderna. Con un background in scienze politiche e un dottorato in metodologia della ricerca sociale, Darè porta un’approccio umanistico allo sviluppo tecnologico, sottolineando come ha seguito l’evoluzione delle tecnologie digitali per oltre 40 anni. Collabora con aziende di rilievo come Amazon Web Services per integrare i Large Language Models nell’educazione e ha ricevuto riconoscimenti per le sue innovazioni nel campo della pubblica amministrazione.
Oltre a gestire le piattaforme tecnologiche per la didattica all’Università di Padova, dal 2024 Darè è a capo del progetto PNRR Digital Education Hub che coinvolge 15 università. Insegna anche trasformazione digitale presso il corso di laurea in Scienze Sociologiche della stessa università. Il video copre il lancio di un corso focalizzato sull’IA, riflettendo su come le licenze software per l’IA possano essere presentate al personale e allargate al pubblico. Darè evidenzia come la trasformazione digitale non influenzi solo i processi ma cambi anche il significato delle cose, usando esempi storici di come le rivoluzioni tecnologiche abbiano ridefinito il lavoro e la società. La discussione si articola in sei punti principali, promettendo di esplorare le potenzialità e le sfide poste dalla digitalizzazione e dall’IA.
Temi trattati
- In che modo la trasformazione digitale può ridefinire il significato di vari aspetti della vita?
- Quali potenziali impatti possono avere gli avanzamenti nell’intelligenza artificiale e nella robotica sulla società e sulle istituzioni?
- In che modo le rivoluzioni tecnologiche storiche possono guidare la nostra comprensione della trasformazione digitale attuale?
Trasformazione Digitale
La presentazione del dottor Dario Darè approfondisce l’era della trasformazione digitale, descrivendola come una rivoluzione che ridefinisce profondamente il significato e il valore in ogni aspetto della vita, dalle relazioni interpersonali alle istituzioni, dai beni e servizi all’informazione e alla percezione delle persone. Questa trasformazione non si limita a migliorare i processi esistenti ma cambia radicalmente ciò che consideriamo importante e degno di essere perseguito. Darè sottolinea come spesso le istituzioni e le aziende hanno digitalizzato processi senza sfruttare appieno le possibilità offerte dalla tecnologia, mantenendo vecchie pratiche in un nuovo formato digitale, senza eliminare gli aspetti ormai superflui o inefficaci.
La trasformazione digitale è descritta come una fase che va oltre la semplice digitalizzazione, toccando tutte le aree dell’innovazione – prodotto, produzione, processo, e marketing, nonché a livello organizzativo. Darè utilizza il termine “disruptive” per descrivere questo cambiamento, indicando un’avanzata non sequenziale ma radicale, spesso inaspettata, nelle tecnologie e nelle pratiche.
L’introduzione dell’Ai
L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) rappresenta il cuore di questa rivoluzione, definita da Darè come la “terza rivoluzione digitale”, seguendo il personal computer e internet. Attraverso esempi storici e l’evoluzione tecnologica, illustra come l’IA stia pervadendo tutti i campi di studio e di lavoro, spinta dall’evoluzione degli algoritmi, dalla disponibilità di enormi quantità di dati, e dalle capacità di calcolo sempre più potenti.
Darè affronta anche il tema dell’accettazione acritica dei termini di servizio online e della privacy, sottolineando come la nostra incessante produzione e condivisione di dati alimenti i sistemi di IA, spesso senza una piena consapevolezza delle implicazioni. La discussione termina evidenziando l’importanza dell’IA e della tecnologia digitale non solo come strumenti di ricerca o applicativi specifici ma come elementi chiave di una trasformazione culturale e sociale profonda e onnicomprensiva.
Il professore discute gli sviluppi recenti nel campo della tecnologia digitale, evidenziando in particolare come l’incremento della capacità di elaborazione e la crescita esponenziale dei data center abbiano impatti significativi, sia in termini di consumo energetico che di sostenibilità. Fa notare come il fabbisogno energetico dei data center di alcune delle principali aziende tecnologiche sia paragonabile al consumo domestico totale degli Stati Uniti, sottolineando le sfide che ciò comporta per la sostenibilità ambientale.
Il relatore prosegue spiegando come l’avanzamento tecnologico abbia reso possibile una trasformazione radicale nel modo in cui i dati vengono archiviati e gestiti, segnando il passaggio da database relazionali tradizionali a nuovi paradigmi più adatti all’intelligenza artificiale (IA). Questo cambiamento, secondo il professore, rappresenta una rivoluzione significativa che influenzerà profondamente tutti gli aspetti dell’archiviazione e del recupero dei dati.
L’impatto dell’Ai
Inoltre, il professore approfondisce l’impatto dell’IA su diverse forme di comunicazione e creazione di contenuti, come la musica, il testo, le immagini e i video, evidenziando come l’IA sia capace di influenzare questi campi in modi prima inimmaginabili. Attraverso esempi pratici, mostra come l’IA possa creare contenuti nuovi e personalizzati, inclusi video e avatar digitali, aprendo nuovi orizzonti per la produzione di contenuti e sollevando questioni etiche rilevanti, come dimostrato dal dibattito nel settore cinematografico sull’uso degli avatar.
Quindi, il professore presenta un caso studio di un software che permette di creare video e avatar digitali con facilità, sottolineando le potenzialità dell’IA di rivoluzionare il modo in cui i contenuti vengono prodotti e consumati, e invitando a riflettere sulle implicazioni etiche, professionali e di sostenibilità di queste tecnologie avanzate.
Il relatore esplora la rapida evoluzione e il potenziale dell’intelligenza artificiale (IA), iniziando con un’esposizione sulle possibilità attuali di creazione di contenuti video tramite IA. Illustra come, nonostante alcuni limiti attuali, come la mancanza di riconoscimento della lingua italiana da parte di determinati sistemi di addestramento, l’immagine e la produzione di contenuti siano già di alto livello e destinati a migliorare rapidamente. Questa evoluzione prevede l’inclusione di più lingue e una maggiore sincronizzazione tra il contenuto testuale analizzato e l’addestramento degli avatar, anticipando un futuro dove l’IA potrà generare contenuti ancora più personalizzati e accurati.
La prevalenza dell’inglese
Il professore poi approfondisce il discorso sulla prevalenza dell’inglese nei modelli di IA, attribuendo a questo un bias originario nei sistemi, ma sottolinea come la situazione stia cambiando, con attenzioni verso altre lingue e contesti culturali.
Successivamente, il focus si sposta sulle aziende e sulle infrastrutture che stanno guidando l’innovazione nell’IA, segnalando l’impressionante capacità di calcolo dei data center e l’enorme consumo energetico associato. Viene posta particolare attenzione su Amazon Web Services (AWS) per il suo ruolo centrale nel cloud computing e l’IA, nonché per la sua strategia di agire come marketplace per diversi modelli di IA, a differenza di altri che promuovono un singolo modello. Questo approccio è valorizzato per la sua flessibilità e capacità di offrire soluzioni specifiche per diversi ambiti accademici e di ricerca, nonostante la dipendenza da fornitori esteri.
Il relatore chiude evidenziando la necessità di un dibattito critico sull’IA, in particolare sulle questioni etiche e sul rischio di un monopolio tecnologico, stimolando una riflessione sulla direzione futura dell’innovazione digitale e il suo impatto sulla società.