La Cina continua a stupire il mondo tech. DeepSeek V3.2 emerge come il modello open source che nessuno si aspettava: prestazioni da medaglia d’oro olimpica in matematica e programmazione, architettura rivoluzionaria con Sparse Attention, e costi di inferenza inferiori alla concorrenza. Un colpo devastante per l’egemonia di OpenAI e Google, che dimostra come l’innovazione AI non sia più monopolio della Silicon Valley.
Nel frattempo, i giganti occidentali non stanno a guardare. OpenAI rilascia ChatGPT Images con capacità di editing quattro volte più veloci, mentre Google presenta Aluminium OS, il primo sistema operativo AI-first progettato per sfidare Windows e macOS. La battaglia per controllare l’infrastruttura su cui girerà l’IA del futuro è appena iniziata, e Google vuole la sua parte con strumenti come Antigravity e NotebookLM che democratizzano lo sviluppo software.
Ma le crepe nel sistema iniziano a mostrarsi chiaramente. Le compagnie assicurative riscrivono i contratti escludendo esplicitamente i danni causati dall’intelligenza artificiale: Air Canada e Arup hanno perso milioni per errori AI, e nessuno vuole più coprire questi rischi imprevedibili. I browser agentici, spacciati come la prossima rivoluzione nella navigazione web, restano vulnerabili a prompt injection senza soluzioni definitive in vista. Il cyber crime si potenzia con malware generati da IA, mentre i deepfake diventano armi sofisticate per truffe elaborate.
Sul fronte normativo, l’Italia inaugura il primo Osservatorio sull’IA nel mondo del lavoro, riconoscendo finalmente l’impatto strutturale della tecnologia su occupazione e competenze. Ma emerge un paradosso inquietante documentato dal MIT: l’IA ci restituisce il 40% del tempo sui task ripetitivi, eppure zero ore vengono restituite alla vita reale. Tutto viene immediatamente risucchiato in altro lavoro, in un loop infinito di iperproduttività che brucia l’essere umano.
Le questioni filosofiche diventano sempre più centrali. Federico Faggin, inventore del microprocessore, chiude matematicamente il dibattito sulla coscienza artificiale: la distinzione tra materia quantistica (cellule viventi) e materia classica (computer) è ontologica, non tecnologica. I computer non diventeranno mai coscienti. Contemporaneamente, Luciano Floridi da Yale dimostra che le allucinazioni dell’IA sono matematicamente inevitabili: i modelli operano solo con rappresentazioni della realtà, mai con esperienza diretta. Nasce il concetto di “epistemia”: l’illusione della conoscenza che ci rende più stupidi se deleghiamo senza spirito critico.
Anche le certezze scientifiche vacillano. Un studio della Columbia University rivela che le impronte digitali non sono uniche come credevamo da un secolo: l’IA raggiunge il 99,99% di accuratezza nel collegare impronte di dita diverse della stessa persona. Centinaia di anni di prassi forense messi in discussione da un algoritmo.
E in un gesto simbolico che certifica il declino di un’era, gli Oscar abbandonano la TV tradizionale: dal 2029 saranno in esclusiva su YouTube. Da 55 milioni di spettatori nel 1998 a 19 milioni nel 2025, Hollywood si arrende allo streaming e alle generazioni più giovani.
Il settore finanziario non aspetta: l’Edge AI sposta l’inferenza dai data center centralizzati a sportelli ATM e terminali di pagamento, eliminando i millisecondi fatali per rilevamento frodi e autorizzazioni. NVIDIA sigla accordi strategici con Groq per tecnologie di inferenza a bassa latenza, consolidando un impero che vale quasi 5.000 miliardi di dollari.
Il 2025 chiude lasciandoci con più domande che risposte. L’IA accelera, innova, trasforma. Ma chi paga quando sbaglia? Chi decide quando l’autonomia diventa rischio? Come proteggiamo il tempo liberato dall’automazione? Come coltiviamo spirito critico in un mondo di epistemia diffusa?
Il 2026 inizia con queste sfide sul tavolo. E stavolta, non possiamo più permetterci di ignorarle.
🗓️ 29 Dicembre 2025

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHIUDE IL 2025:
TRA RIVOLUZIONI E PAURE
Il bilancio di fine anno rivela un settore in accelerazione vertiginosa, ma con crepe sempre più evidenti
Il 2025 si chiude con l’intelligenza artificiale che domina le cronache tecnologiche, ma non solo per celebrazioni trionfalistiche. Gli ultimi giorni di dicembre hanno condensato in una manciata di ore tutto il paradosso di questa tecnologia: innovazioni stupefacenti da una parte, rischi concreti e inquietudini filosofiche dall’altra.
AI Breaking News del 29 Dicembre 2025
Rassegna stampa professionale delle principali notizie sull’Intelligenza Artificiale
DeepSeek V3.2: Il Modello Open Source che Sfida GPT-5 e Gemini 3.0
DeepSeek torna a stupire con il rilascio del V3.2, un modello open source che introduce innovazioni enormi nel reasoning e negli AI agent. La nuova architettura DeepSeek Sparse Attention (DSA) si rivela più efficiente della classica attention, permettendo al modello di scalare meglio nei long-context fino a 128k token. Il framework di reinforcement learning è stato scalato oltre il 10% del pre-training, con una pipeline di agentic task synthesis che porta V3.2 a competere direttamente con i modelli chiusi come GPT-5 e Gemini 3.0 Pro.
Nei benchmark AIME 2025, HMMT, HLE, Codeforces e LiveCodeBench, DeepSeek V3.2 dimostra prestazioni impressionanti. La variante DeepSeek V3.2-Speciale raggiunge livelli “gold medal” in competizioni olimpiche di informatica e matematica (IMO, IOI e ICPC). Il modello costa meno in inferenza rispetto al V3.1 ed è più efficiente, consolidando la posizione di DeepSeek nella competizione open vs closed source nel 2025.
Google Aluminium OS: Il Sistema Operativo AI-First che Sfida Windows e macOS
Google ha annunciato Aluminium OS (ALOS), un ambizioso nuovo sistema operativo progettato per unificare le migliori caratteristiche di Android e ChromeOS in un’unica piattaforma scalabile per PC, laptop e tablet. L’obiettivo è duplice: superare i limiti di ChromeOS, confinato alla fascia entry-level, e competere direttamente con Windows e macOS nei segmenti premium e professionali.
La caratteristica più distintiva è l’approccio AI-first. Aluminium OS integra l’intelligenza artificiale a livello di sistema operativo, non come aggiunta esterna, promettendo un’esperienza unificata dove l’IA assiste l’utente in modo nativo in tutte le operazioni. Questa mossa rappresenta la risposta di Google alla crescente integrazione dell’IA nei sistemi operativi concorrenti e potrebbe ridefinire le aspettative degli utenti nei prossimi anni.
ChatGPT Images: Editing 4x Più Veloce e Coerenza Migliorata
OpenAI ha annunciato una nuova versione di ChatGPT Images, basata su un modello di generazione immagini ottimizzato per un utilizzo pratico e professionale. Non solo “creare da zero”, ma anche ritoccare foto e asset con istruzioni puntuali mantenendo la coerenza tra passaggi successivi. Il punto forte dichiarato è un mix di editing più affidabile e tempi ridotti, con output fino a 4 volte più rapidi rispetto alla versione precedente.
Un altro focus importante è la qualità quando c’è di mezzo il testo: OpenAI segnala progressi nella resa di testi densi e piccoli, migliorando la fedeltà alle istruzioni. Questo è cruciale per chi usa ChatGPT Images per grafiche, layout, mockup, infografiche o creatività “pronte da condividere”, dove una singola lettera sbagliata può compromettere il lavoro. Viene introdotta anche una sezione Images dedicata nella sidebar di ChatGPT, con preset pronti all’uso. Il modello è disponibile via API come GPT Image 1.5.
Gli Oscar Lasciano la TV: Dal 2029 Saranno in Esclusiva su YouTube
Gli Academy Awards, un tempo la serata più scintillante della televisione, perdono pubblico da anni. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato una svolta drastica: un accordo pluriennale che assegna a YouTube i diritti esclusivi di streaming globale degli Oscar dal 2029 al 2033. L’intesa mette fine alla storica collaborazione con ABC, iniziata nel 1976, e cambia profondamente il modo in cui Hollywood celebra se stessa.
La decisione è un’ammissione esplicita del declino dell’influenza culturale della cerimonia negli Stati Uniti. Gli Oscar hanno toccato il massimo di ascolti nel 1998 con 55 milioni di spettatori per il trionfo di Titanic. Nel 2025, la diretta ha raggiunto 19,7 milioni di persone: il miglior risultato degli ultimi cinque anni, ma poco più di un terzo del picco storico. YouTube trasmetterà la cerimonia gratuitamente a livello globale con sottotitoli in più lingue, puntando alle generazioni più giovani. L’accordo include anche red carpet, contenuti dietro le quinte, Governors Awards e Student Academy Awards.
Il Browser che Pensa da Solo: Sogno dell’AI o Nuova Frontiera dei Rischi?
I browser agentici promettono di trasformare la navigazione web in un’esperienza automatizzata, capace di eseguire compiti complessi al posto dell’utente. Ma le nuove funzioni di autonomia aprono anche scenari di rischio inediti. L’architettura di sicurezza proposta da Google per Chrome agentico si basa su un sistema di controllo a più livelli: il Planner propone azioni, il Critic le valuta prima dell’esecuzione, e il sistema di Gating limita i domini accessibili.
Tuttavia, le ricerche accademiche mostrano che i browser agentici restano vulnerabili. Il rischio maggiore è rappresentato dalla “Indirect Prompt Injection”: un agente che legge una pagina web compromessa può incontrare testi nascosti con istruzioni malevole. Tra le minacce concrete vi sono i siti “cloaked” (che servono contenuti diversi agli agenti) e gli attacchi visivi avversari con immagini che confondono i sistemi di visione dell’IA. La fiducia in questi browser deve essere necessariamente limitata, con supervisione umana obbligatoria per operazioni critiche.
Le Assicurazioni Riscrivono i Contratti: Danni da IA Non Più Coperti
Le compagnie assicurative stanno riscrivendo i contratti: i danni causati dall’intelligenza artificiale non saranno più coperti. Senza copertura assicurativa, un errore dell’IA può costare alle aziende milioni di euro istantaneamente. Air Canada ha dovuto pagare uno sconto inventato dalla propria IA; Arup ha perso 25 milioni di euro a causa di un deepfake. Il rischio sistemico sta travolgendo anche le PMI.
Chi paga quando tutto va storto? E come si possono implementare in sicurezza tecnologie che nessuno vuole assicurare? Queste domande stanno diventando centrali per le aziende che adottano l’IA. Il settore assicurativo, storicamente basato sul calcolo del rischio, si trova di fronte a una tecnologia le cui conseguenze sono difficili da quantificare, portando a esclusioni preventive nei contratti. Una situazione che potrebbe rallentare l’adozione dell’IA o spingere verso nuove forme di responsabilità legale.
Edge AI Rivoluziona la Finanza in Tempo Reale
Il settore finanziario sta spostando capacità decisionali critiche dai data center centralizzati verso l’infrastruttura periferica: sportelli bancomat, terminali di pagamento e server locali. I millisecondi perduti nel trasferimento dei dati verso server remoti rappresentano una vulnerabilità strutturale per operazioni come rilevamento frodi, verifiche d’identità e autorizzazioni di pagamento.
Mentre il cloud rimane ideale per l’addestramento di modelli complessi, si rivela inefficiente per l’esecuzione in tempo reale delle inferenze. L’architettura centralizzata impone una “cloud tax”: latenza, costi di banda e tariffe che aumentano con i volumi transazionali. Spostando l’inferenza su gateway locali, le istituzioni finanziarie eliminano il peso economico variabile del cloud, ottenendo un costo totale più prevedibile. L’ecosistema tecnologico sta convergendo: Arm, Nvidia con le piattaforme EGX e Jetson, Intel con i chip Gaudi 3, e IBM con watsonx stanno tutti spingendo verso l’edge computing finanziario.
Italia: Istituito l’Osservatorio sull’IA nel Mondo del Lavoro
Con la firma del decreto ministeriale previsto dalla legge che recepisce l’AI Act europeo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha istituito l’Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, la prima cabina di regia pubblico-sociale dedicata a monitorare e governare l’impatto dell’IA su occupazione, competenze, diritti e condizioni di lavoro.
Tra le funzioni principali dell’Osservatorio: definizione della strategia nazionale sull’IA nel lavoro, monitoraggio degli impatti su produttività e occupazione, individuazione dei settori e delle professioni più esposte all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale, e aggiornamento continuo delle Linee Guida nazionali. La struttura prevede un Comitato di indirizzo, una Commissione Etica, una Consulta delle parti sociali e 4 Comitati tecnico-scientifici tematici. L’iniziativa rappresenta un passo importante nel riconoscimento dell’IA come tema strutturale per il futuro del lavoro.
Google Antigravity: Il Nuovo Strumento AI per Creare App da Zero
Google ha rilasciato Antigravity, un software di intelligenza artificiale che permette di scrivere codice e creare applicazioni sfruttando tutta la potenza di Gemini 3 Pro gratuitamente. Il termine “Antigravity” (antigravità) rappresenta la particolarità di questo software: la capacità di superare le barriere tecniche tradizionali nello sviluppo software. Con Antigravity è possibile generare applicazioni, prototipi e codice attraverso istruzioni in linguaggio naturale.
Lo strumento offre tre incredibili applicazioni pratiche: arredare ambienti virtuali, analizzare siti web e creare app complete da zero. Antigravity funziona in due modalità principali (code mode e browser mode), permettendo agli utenti di scegliere l’approccio più adatto alle proprie esigenze. Questo rappresenta un passo significativo nella democratizzazione dello sviluppo software, rendendo la programmazione accessibile anche a chi non ha competenze tecniche avanzate.
NotebookLM di Google: 4 Nuove Funzioni Rivoluzionarie
NotebookLM di Google si aggiorna con quattro funzionalità utilissime per lavoro e produttività. La prima novità è l’integrazione con Google Drive, che permette di cercare e analizzare documenti direttamente dal proprio archivio cloud. La seconda è DeepResearch, una funzione che consente ricerche approfondite su temi complessi sintetizzando informazioni da molteplici fonti.
Le altre due funzioni riguardano la creazione di contenuti: NotebookLM può ora generare presentazioni professionali e video overview a partire dai documenti analizzati. Infine, la quinta funzionalità permette di condividere i notebook come chatbot interattivi, consentendo ad altri utenti di interrogare i documenti tramite conversazione. Questi aggiornamenti trasformano NotebookLM da semplice strumento di analisi documenti a piattaforma completa per la gestione della conoscenza aziendale.
Se l’AI ci Restituisce Tempo, Ma Solo per Altro Lavoro: Come Uscire dal Loop
L’AI ci sta restituendo tempo, ma non lo vediamo mai. Ogni minuto liberato finisce risucchiato dentro altro lavoro, come se non potesse esistere spazio vuoto nelle nostre giornate. È un paradosso silenzioso che attraversa professionisti e aziende: acceleriamo tutto, tranne la nostra capacità di fermarci. Secondo uno studio del MIT, i lavoratori che hanno adottato strumenti AI hanno risparmiato in media il 40% del tempo su task ripetitivi, ma quel tempo è stato immediatamente reinvestito in altre attività lavorative.
Il problema è culturale: abbiamo confuso l’efficienza con la libertà e scambiato il mezzo per il fine. Negli anni Sessanta si predicava la settimana lavorativa di 15 ore grazie alla tecnologia. Oggi, secondo l’OCSE, in Italia lavoriamo mediamente 1.657 ore all’anno. Serve un nuovo patto con il tempo restituito dall’AI: prima di automatizzare qualcosa, chiedersi perché lo stiamo facendo. Una volta risparmiato quel tempo, proteggerlo con confini netti. In Islanda, la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni ha dimostrato che è possibile ridurre le ore lavorate mantenendo la produttività e migliorando il benessere.
Epistemia: L’Illusione della Conoscenza nell’Era dei Chatbot
C’era una volta l’episteme, la vera conoscenza secondo i filosofi dell’antica Grecia. Oggi ci ritroviamo con l’epistemia, che della conoscenza è un’illusione. Una sorta di specchio della realtà deformato da una fede cieca nelle risposte dei grandi modelli linguistici (LLM). Il problema insorge quando riceviamo una risposta da ChatGPT o altri chatbot: quanto la prendiamo per buona? Gli LLM non sono progettati per effettuare verifiche sostanziali, ma per generare risposte che siano plausibili dal punto di vista linguistico.
Un recente studio pubblicato su PNAS e condotto da Walter Quattrociocchi della Sapienza di Roma ha analizzato come sei modelli linguistici di ultima generazione operazionalizzano il concetto di affidabilità, confrontando le loro valutazioni con quelle di esperti umani. Le conclusioni indicano la soluzione: saperne di più dell’AI a cui ci affidiamo. L’impiego dell’AI richiede di alzare il nostro livello di conoscenza, di ampliarlo e mantenerlo aggiornato. Quando si parla degli effetti della tecnologia sul sapere, fake news, deepfake ed epistemia si disinnescano coltivando lo spirito critico, investendo sulla formazione e allenando la mente a non cadere nei tranelli di una conoscenza superficiale.
NVIDIA Sottoscrive Accordo di Licenza con Groq (Non Acquisizione)
NVIDIA ha sottoscritto un accordo di licenza non esclusivo con Groq, startup specializzata in tecnologie di inferenza AI. Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato, non si tratta di una vera acquisizione da 20 miliardi di dollari, ma di un accordo che permette a NVIDIA di accedere alle tecnologie di inferenza della startup di Mountain View. È la classica operazione di “acqui-hire”, che evita l’approvazione delle autorità antitrust.
Groq, fondata nel 2016 da ex ingegneri di Google, ha sviluppato LPU (Language Processing Unit), chip ASIC specializzati nell’inferenza dei modelli AI ad alte prestazioni e bassi consumi. Jonathan Ross (co-fondatore e CEO), Sunny Madra e altri dipendenti di Groq verranno assunti da NVIDIA, mentre Groq continuerà a operare come azienda indipendente con Simon Edwards come nuovo CEO. Jensen Huang ha dichiarato: “Prevediamo di integrare i processori a bassa latenza di Groq nell’architettura AI Factory di NVIDIA, estendendo la piattaforma per supportare una gamma ancora più ampia di inferenza AI e carichi di lavoro in tempo reale.”
L’IA Scopre che le Impronte Digitali Non Sono Così Uniche Come Credevamo
L’identificazione delle impronte digitali è uno strumento fondamentale nelle indagini penali da oltre un secolo, basandosi sul principio che non esistano due impronte digitali uguali. Un nuovo studio pubblicato su Science Advances presenta prove che potrebbero mettere in discussione questo assunto fondamentale. Utilizzando tecniche di deep learning, i ricercatori della Columbia University e dell’Università di Buffalo hanno scoperto che le impronte digitali di dita diverse della stessa persona presentano somiglianze coerenti e misurabili.
Il team ha analizzato oltre 60.000 immagini di impronte digitali con un sistema di IA addestrato tramite apprendimento contrastivo. Il modello ha raggiunto un’accuratezza del 77% nel riconoscere che due impronte da dita diverse appartenevano alla stessa persona. Quando sono stati combinati più campioni, le prestazioni sono migliorate fino a livelli di confidenza superiori al 99,99%. A differenza dei metodi tradizionali che si concentrano sulle minuzie, questo approccio analizza l’orientamento e la curvatura generale delle creste. In simulazioni investigative, l’uso dell’IA ha ridotto di oltre il 90% il numero dei sospettati, aprendo nuove possibilità per collegare impronte parziali trovate su diverse scene del crimine.
Federico Faggin: “La Coscienza Non È un Effetto del Cervello”
Federico Faggin, fisico e inventore del microprocessore, affronta uno dei nodi più profondi della scienza contemporanea: la natura della coscienza e del libero arbitrio. Faggin ribalta il paradigma materialista dominante: attraverso la fisica quantistica dei campi, l’entanglement e il teorema di non-clonazione, mostra come la realtà profonda non sia deterministica né algoritmica. Il libero arbitrio non è casualità cieca, ma atto creativo non algoritmico.
Faggin introduce il concetto di “enti coscienti fondamentali” (SEITI), caratterizzati da tre proprietà intrecciate: coscienza (esperire il proprio stato), identità (sapere che quell’esperienza è “mia”), e agentività (capacità di scegliere con libero arbitrio). L’informazione quantistica non rappresenta dati, ma esperienza cosciente. Uno stato quantistico puro possiede le stesse caratteristiche dell’esperienza interiore umana: è conoscibile solo dall’interno, non è trasferibile e non può essere ridotta a simboli. Il messaggio finale è potente: se riduciamo l’essere umano a una macchina, l’universo diventa privo di significato. Riconoscere la coscienza come dimensione fondamentale significa restituire all’uomo responsabilità, creatività e dignità.
Luciano Floridi: Le Allucinazioni dell’IA Sono Matematicamente Inevitabili
Un paper di Luciano Floridi da Yale usa la matematica per dimostrare che le allucinazioni dell’IA non sono bug ma caratteristiche strutturali. Il punto chiave: i modelli linguistici operano solo con contenuti (rappresentazioni della realtà), mai con il mondo diretto. Anche analizzando immagini, processano correlazioni ma non hanno esperienza. Come dice il paper: “ereditare non è possedere”.
La parte più affascinante è che questo paper conferma matematicamente, senza volerlo, le tesi di Federico Faggin. Mentre Floridi lascia uno spiraglio teorico alla coscienza artificiale, Faggin lo chiude definitivamente: la coscienza è proprietà quantistica irriducibile, non emerge da computazione classica. I computer sono materia classica permanente. Le cellule sono materia quantistica dinamica. La distinzione è ontologica, non tecnologica. Un confronto che illumina i limiti fondamentali dell’intelligenza artificiale attuale.
Google Vids: Creare e Editare Video Multi-Scena con l’AI
Google Vids è il nuovo video editor di Google che permette di creare e modificare video aggiungendo filmati, immagini, adesivi, musica, transizioni, sintesi vocale e testo, usando anche l’AI per generare immagini. Lo strumento si distingue per la facilità d’uso e l’integrazione con l’ecosistema Google Workspace. Gli utenti possono inserire voice-over su video, scegliere tra diverse voci sintetiche, rimuovere sfondi dalle immagini e accedere a un vasto archivio stock.
Google Vids supporta la visualizzazione e gestione di tracce multiple, permettendo di aggiungere testo animato, transizioni tra scene e musica di sottofondo. Una caratteristica interessante è la possibilità di dividere le tracce audio e video per un editing più preciso. Il video può essere esportato in vari formati per la condivisione. Google Vids si posiziona come strumento accessibile per creare video professionali senza competenze avanzate di editing, democratizzando la produzione video aziendale e educativa.
Neo Browser: Il Browser AI che Protegge la Tua Attenzione Online
Neo è un nuovo browser potenziato dall’AI che promette di trasformare la navigazione web restituendo agli utenti il controllo sulla propria attenzione. Mentre i browser tradizionali come Chrome o Firefox sono progettati per mostrare informazioni lasciando all’utente ogni interazione, Neo incorpora un modello di intelligenza artificiale capace di percepire il contesto e agire autonomamente. Il browser non si limita a visualizzare pagine, ma comprende la struttura semantica e può eseguire azioni complesse per conto dell’utente.
Le funzionalità chiave includono: Magic Box (ricerca e sintesi AI), Sessions (workspace organizzati), Neo Feed (curazione privata delle news), Peak (sintesi istantanea delle pagine), chat AI persistente e assistente di scrittura, e Memory (recall contestuale). Con il supporto di Norton, Neo integra anche funzionalità di sicurezza avanzate per proteggere da nuove minacce come il prompt injection. L’obiettivo è ridurre il “debito cognitivo” causato dal context switching continuo, trasformando il browser da strumento di consultazione a ambiente che protegge attivamente l’attenzione dell’utente.
Amazon Svela il Chip che Sfida NVIDIA: Scacco Matto nel Settore AI?
Amazon ha svelato il suo nuovo chip progettato per ridurre drasticamente i costi dell’inferenza AI, posizionandosi come alternativa competitiva ai dominanti processori NVIDIA. L’annuncio rappresenta una mossa strategica significativa nel mercato dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale, dove NVIDIA detiene una posizione quasi monopolistica con i suoi chip GPU ottimizzati per il training e l’inferenza dei modelli AI.
Il nuovo chip di Amazon punta sull’efficienza energetica e sul rapporto costo-prestazioni, particolarmente critico per le applicazioni di inferenza su larga scala nei data center AWS. Se le promesse verranno mantenute, questo potrebbe ridisegnare il panorama competitivo nel settore, offrendo alle aziende alternative più economiche per deployare modelli AI in produzione. La mossa di Amazon si inserisce in un trend più ampio di vertical integration, con i grandi cloud provider che sviluppano hardware proprietario per ottimizzare le proprie piattaforme e ridurre la dipendenza da fornitori esterni.
L’IA Ha un Lato Oscuro: Cyber Crime e Intelligenza Artificiale per Malware
L’intelligenza artificiale non è solo ChatGPT e immagini divertenti. C’è un lato oscuro che sta rivoluzionando il mondo del crimine informatico. Benvenuti nell’era del cyber crime potenziato dall’IA, dove i malware diventano più sofisticati, gli attacchi di phishing sono quasi indistinguibili dalle comunicazioni legittime, e i deepfake vengono usati per truffe elaborate.
Gli hacker stanno sfruttando modelli linguistici per generare codice malevolo, creare campagne di social engineering su misura e automatizzare attacchi su scala industriale. L’IA permette di analizzare rapidamente le vulnerabilità dei sistemi, personalizzare gli attacchi in base al target e adattare le strategie in tempo reale. Le difese tradizionali faticano a tenere il passo con queste minacce evolutive. Il video analizza casi concreti, tecniche emergenti e cosa possiamo fare per proteggerci in un panorama di sicurezza informatica radicalmente trasformato dall’intelligenza artificiale.
Google Learn About: Studiare con l’AI in Tre Modalità Diverse
Google Learn About, la fantastica IA sperimentale di Google per studiare e approfondire qualsiasi argomento, torna con numerose nuove funzionalità dopo un anno di silenzio. Quando è uscita per la prima volta, molti l’hanno amata per la sua capacità di rendere l’apprendimento interattivo e personalizzato. Ora questa app è tornata più potente che mai.
Il tutorial mostra come utilizzare Learn About per studiare attraverso tre metodi diversi, ciascuno ottimizzato per stili di apprendimento differenti. L’interfaccia permette di esplorare argomenti in profondità, generare contenuti di studio personalizzati e verificare la comprensione attraverso quiz e esercizi interattivi. Google Learn About si posiziona come strumento educativo che sfrutta l’IA non solo per fornire informazioni, ma per creare percorsi di apprendimento adattivi che si modellano sulle esigenze specifiche di ogni studente, rappresentando un’evoluzione significativa nell’ed-tech.
ChatGPT Diventa un Sistema Operativo: La Nuova App Directory
OpenAI ha cambiato le regole del gioco. Dimenticate ChatGPT come semplice assistente testuale: con l’arrivo della nuova App Directory, stiamo assistendo alla trasformazione dell’IA in una vera control room per le nostre vite digitali. Non si tratta più di semplici conversazioni, ma di un ecosistema integrato dove l’IA può connettersi con centinaia di servizi esterni.
La App Directory permette a ChatGPT di interfacciarsi direttamente con strumenti di produttività, piattaforme di e-commerce, servizi finanziari, tool di sviluppo e molto altro. Questa integrazione trasforma ChatGPT da chatbot a piattaforma, simile a come gli smartphone sono diventati ecosistemi di app. Gli utenti possono ora eseguire azioni complesse che coinvolgono più servizi senza uscire dall’interfaccia di ChatGPT. Questa mossa strategica posiziona OpenAI in competizione diretta non solo con altri LLM, ma anche con sistemi operativi tradizionali, ridefinendo cosa significa “interagire con il computer”.
I Rischi dell’Intelligenza Artificiale: Panoramica Completa
L’articolo di MagIA News esplora i molteplici rischi associati all’intelligenza artificiale, da quelli più immediati e pratici a quelli esistenziali a lungo termine. Tra i rischi concreti emergono: bias algoritmici che perpetuano discriminazioni, perdita di posti di lavoro in settori vulnerabili all’automazione, minacce alla privacy attraverso sorveglianza di massa, e uso dell’IA per disinformazione e manipolazione.
L’articolo analizza anche rischi sistemici come la concentrazione di potere nelle mani di poche aziende tech, la dipendenza da sistemi AI per infrastrutture critiche, e la corsa agli armamenti AI tra nazioni. Sul fronte esistenziale, vengono discussi scenari di AI superintelligente che potrebbero sfuggire al controllo umano. La rassegna sottolinea l’importanza di sviluppare framework etici, regolamentazioni adeguate e meccanismi di governance internazionale per mitigare questi rischi, bilanciando innovazione e sicurezza. Un contributo importante al dibattito pubblico sui rischi dell’IA in un momento cruciale per il settore.
Gmail: Dopo 20 Anni Finalmente Puoi Cambiare Indirizzo
Dopo 20 anni, Google finalmente permette di cambiare l’indirizzo Gmail mantenendo account, email e dati. Dal 2004, Gmail bloccava completamente il cambio indirizzo: se avevi creato [email protected] eri praticamente fregato per sempre. Oggi Google apre questa possibilità tanto attesa, anche se al 28 dicembre 2025 la funzione non è ancora disponibile per tutti gli utenti.
La nuova funzionalità permette di cambiare indirizzo senza perdere email archiviate, senza perdere dati associati all’account e senza perdere l’accesso ai servizi collegati. Questo risolve un problema enorme per milioni di utenti che si sono ritrovati con indirizzi email imbarazzanti o poco professionali creati da giovani. Il tutorial spiega il processo basandosi sulla documentazione ufficiale Google, anche se la disponibilità varia per paese e potrebbe richiedere tempo per il rollout completo. Una svolta attesa da due decenni che finalmente restituisce flessibilità agli utenti Gmail.
Da informatico a cercatore di senso












