La Società dell’apprendimento: non possiamo più tornare indietro

Una formazione completa è fondamentale

Per evitare la mentalità secondo cui l’unico scopo di andare a scuola è trovare un lavoro, le scuole devono concentrarsi sul fornire agli studenti un’istruzione a tutto tondo. Ciò significa insegnare non solo le competenze professionali, ma anche il pensiero critico, la creatività e le abilità sociali.

L’importanza del pensiero critico
Il pensiero critico è essenziale nel mondo di oggi. Gli studenti devono essere in grado di analizzare le informazioni, valutare le argomentazioni e prendere decisioni informate. Insegnando le capacità di pensiero critico, la scuola può aiutare gli studenti a diventare più indipendenti e fiduciosi nelle proprie capacità.

La creatività è fondamentale
Oltre alle capacità di pensiero critico, le scuole dovrebbero concentrarsi anche sulla promozione della creatività. Incoraggiare gli studenti a pensare fuori dagli schemi e a trovare soluzioni innovative li preparerà ad affrontare un mondo in rapida evoluzione in cui sono necessarie sempre nuove idee.

Abilità sociali per il successo
Le abilità sociali sono importanti quanto quelle accademiche. Le scuole dovrebbero offrire agli studenti l’opportunità di sviluppare capacità di comunicazione, collaborazione e leadership. Queste competenze trasversali saranno preziose in qualsiasi carriera o percorso di vita che gli studenti sceglieranno di intraprendere.

Un approccio equilibrato
Concentrandosi sull’offerta di un’istruzione a tutto tondo, che comprenda la formazione professionale e lo sviluppo del pensiero critico, della creatività e delle abilità sociali, le scuole possono preparare gli studenti al successo in tutti gli aspetti della loro vita. Questo approccio aiuta a evitare l’ansia e la sensazione di essere intrappolati che possono derivare da una mentalità ristretta focalizzata esclusivamente sulla ricerca di un lavoro.

Ed ecco intervenire un’ancora di salvataggio: l’apprendimento continuo

Se da un lato la formazione continuata gioca un ruolo fondamentale nell’implementazione dell’intelligenza artificiale dall’altro la formazione continua permette alle persone di acquisire nuove competenze, di aggiornarsi e di adattarsi ai cambiamenti rapidi del contesto sociale ed economico. La formazione continua favorisce la flessibilità mentale e la capacità di apprendere dagli altri, contribuendo così a sviluppare un’intelligenza collettiva più robusta e resiliente.

L’apprendimento continuo permette di rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e tecnologie, migliorare le proprie competenze e acquisirne di nuove. In un mondo in cui le informazioni e le tecnologie sono in costante evoluzione, l’apprendimento continuo è essenziale per rimanere competitivi sul mercato del lavoro e adattarsi alle nuove esigenze e opportunità.

Inoltre, l’apprendimento continuo contribuisce all’intelligenza collettiva, poiché le persone che acquisiscono nuove conoscenze e competenze possono condividerle con gli altri, migliorando così la capacità del gruppo di risolvere problemi e raggiungere obiettivi comuni. L’apprendimento continuo può quindi contribuire a creare un ambiente di lavoro collaborativo e positivo, in cui le persone si sostengono a vicenda per raggiungere il successo.

In sintesi, l’apprendimento continuo è essenziale nell’era dell’infosfera e dell’intelligenza collettiva, poiché permette di rimanere aggiornati e acquisire nuove competenze.

Ma la scuola dista anni luce dalla realtà: il fallimento preannunciato della scuola 2.0

Ritengo che l’apprendimento continuo sia l’unico strumento perchè gli studenti possono trovare riparo da una scuola svuotata di ogni contenuto didattico.

La Scuola 2.0 è stata un insieme di interventi superficiali, privi di una visione d’insieme e di una reale progettazione partecipata, che hanno prodotto risultati del tutto insoddisfacenti.

  • La digitalizzazione è stata fine a se stessa, senza una reale formazione dei docenti e senza un ripensamento dei modelli didattici. Si è puntato sugli strumenti, non sulle metodologie.
  • L’alternanza scuola-lavoro è stata improvvisata, senza une profonda riflessione sulle sue finalità e modalità di attuazione. Ha finito per essere un mero obbligo burocratico, senza apportare reali benefici formativi.
  • Non si è affrontato il nodo cruciale della valutazione, limitandosi ad interventi parziali (abolizione del voto in condotta, stop al esame di riparazione estiva, etc.) senza una visione organica.
  • Non sono stati coinvolti gli stakeholder chiave: studenti, famiglie, insegnanti, territori. Tutto è stato deciso dall’alto, senza confronto e condivisione, con il risultato di provocare malcontento piuttosto che innovazione.
  • Le risorse stanziate sono state del tutto insufficienti rispetto agli obiettivi posti. Si sono create aspettative che la realtà dei fatti non ha potuto in alcun modo soddisfare.
  • Le disparità territoriali sono rimaste immutate, e forse sono aumentate. Non si è investito per ridurre il divario tra Nord e Sud.
  • Si è creata grande confusione, producendo normative farraginose, spesso in contraddizione tra loro. Il sistema scolastico ne è uscito disorientato.

Sono tutti elementi che confermano come quelle riforme fossero lontane dallo spirito innovatore di cui si facevano vanto. Mancava una visione educativa forte, mancava il coraggio del cambiamento radicale e partecipato. Gli stessi buoni propositi dichiarati si sono arenati in miopi ragionierismi e corto elettoralismo.

Temo che da quegli errori il sistema scolastico italiano impiegherà ancora molto tempo per riprendersi. Per un vero rinnovamento servirebbe altro: partecipazione, progettazione condivisa, coraggio, risorse, visione. E soprattutto una cultura dell’innovazione diffusa.

Una scuola davvero fondamentale per formare cittadini consapevoli deve essere estremamente dinamica e aggiornata ai tempi presenti, non può restare ancorata a programmi obsoleti.

L’apprendimento continuo: la chiave per la sopravvivenza nell’Infosfera

Viviamo in un’epoca in cui il cambiamento è la norma. Le nuove tecnologie, i nuovi modi di lavorare e le nuove forme di comunicazione si evolvono a un ritmo sempre più rapido. In questo contesto, l’apprendimento continuo è diventato una necessità per sopravvivere e prosperare.

L’Infosfera, o società dell’informazione, è caratterizzata da un’abbondanza di informazioni e da un accesso sempre più facile a queste informazioni. Questo ha reso possibile l’apprendimento in modo autonomo e informale, anche per chi non ha la possibilità di frequentare un percorso di studi tradizionale.

In questa società, le competenze sono più importanti delle conoscenze. Le conoscenze possono essere acquisite rapidamente, ma le competenze richiedono tempo e pratica per essere sviluppate. L’apprendimento continuo è quindi fondamentale per acquisire e sviluppare le competenze necessarie per essere competitivi nel mercato del lavoro.

E non dimentichiamoci che l’apprendimento non riguarda solo l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, ma anche la crescita personale. L’apprendimento continuo può aiutarci a sviluppare nuove prospettive, a migliorare le nostre capacità di pensiero critico e a diventare persone più complete.

E’ una nostra responsabilità

Inoltre vorrei sottolineare che siamo di fronte ad una responsabilità personale. Non possiamo aspettare che qualcun altro ci fornisca le conoscenze e le competenze di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo essere noi stessi a prenderci in carico il nostro percorso di apprendimento.

Come prendersi in carico il proprio percorso di apprendimento

Prendersi in carico il proprio percorso di apprendimento significa:

  • Definire i propri obiettivi di apprendimento. Cosa vuoi imparare? Perché vuoi imparare?
  • Identificare le risorse disponibili. Ci sono corsi online, libri, tutorial, seminari, ecc. che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
  • Creare un piano di apprendimento. Stabilisci un programma e un ritmo di apprendimento che siano sostenibili per te.
  • Essere perseveranti. L’apprendimento richiede tempo e impegno. Non scoraggiarti se non vedi i risultati immediati.

Conclusione

L’apprendimento continuo è una responsabilità personale che può aiutarci a prosperare in un mondo in continua evoluzione. Prendersi in carico il proprio percorso di apprendimento significa definire i propri obiettivi, identificare le risorse disponibili, creare un piano e essere perseveranti.

Franco bagaglia apprendimento continuo
Franco bagaglia apprendimento continuo

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