La Chiesa si fa sentire sull’intelligenza artificiale: la guida etica del Vaticano

La dichiarazione d’intenti

Un pò d’ipocrisia

Secondo me, la guida etica all’uso dell’intelligenza artificiale è un documento importante e significativo, perché mostra la volontà della Chiesa di dialogare e collaborare con il mondo scientifico e tecnologico, per contribuire a orientare lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale verso il bene comune e il rispetto della dignità umana. Penso anche che la guida sia un invito a riflettere sulle sfide e le opportunità che l’intelligenza artificiale pone alla società e alla persona, e a cercare di trovare un equilibrio tra i benefici e i rischi che essa comporta. Infine, credo che la guida sia un esempio di come sia possibile costruire un consenso etico globale sull’intelligenza artificiale, basato su principi universali e condivisi, pur rispettando le diversità e le specificità di ogni contesto e cultura.

Per esempio la Cina ha un approccio diverso dall’Europa e da altri paesi in materia di etica dell’intelligenza artificiale. La Cina si basa sui valori confuciani e sull’ideologia socialista, che pongono al centro l’obiettivo dell’armonia sociale, da conseguire anche attraverso elementi di controllo morale e sorveglianza da parte del governo1. La Cina ha anche interessi strategici e economici nello sviluppo e nell’uso dell’intelligenza artificiale, che possono entrare in conflitto con i principi etici universali.

Questo non significa che la Cina sia coerente e trasparente nell’applicazione dei principi etici all’intelligenza artificiale. Ci sono molti casi documentati di violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte della Cina, che si avvale dell’intelligenza artificiale per la sorveglianza, la censura, la repressione e la manipolazione dei cittadini. Questi casi sono motivo di preoccupazione e di condanna da parte della comunità internazionale.

Alcuni esempi di uso potenzialmente malsano o in alcuni casi già concretamente in essere dell’AI sono:

Questi sono solo alcuni esempi di possibili rischi derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’intelligenza artificiale può anche avere effetti positivi, se usata con responsabilità, etica e umanità, per il bene comune e il rispetto della dignità umana. Per questo, è importante che ci sia una regolamentazione, un controllo, una partecipazione e una consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo e nell’uso dell’intelligenza artificiale, come i governi, le istituzioni, le aziende, i ricercatori, gli utenti e i cittadini2.

th?id=OIP
La Chiesa si fa sentire sull’intelligenza artificiale: la guida etica del Vaticano 2

Argomenti correlati

1 commento su “La Chiesa si fa sentire sull’intelligenza artificiale: la guida etica del Vaticano”

  1. Pingback: La Chiesa si fa sentire sull’intelligenza...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top