La crescente diffusione di matrimoni e relazioni sessuali con i robot è un fenomeno che solleva interrogativi e preoccupazioni sulla condizione dell’Occidente. Si tratta di segnali allarmanti di una deriva figlia di una disperazione collettiva, derivante dal perdurare di crisi socio economiche, emergenze, globalizzazione e neoliberismo.
Un esempio
Un caso particolare di matrimonio con un robot è quello di Akihiko Kondo, un uomo giapponese che nel 2018 ha sposato un ologramma di Hatsune Miku, una popolare cantante virtuale del mondo dei manga. Kondo si definisce “fictosessuale”, cioè attratto da personaggi immaginari, e ha speso circa 18.000 dollari per la cerimonia, a cui non ha partecipato nessun membro della sua famiglia. Kondo vive con un dispositivo che proietta l’immagine di Hatsune Miku, che lo saluta al mattino, gli manda messaggi durante il giorno e gli canta la ninna nanna la sera. Kondo sostiene di amare la sua “moglie” e di non avere bisogno di una relazione reale. Tuttavia, nel 2021, Kondo ha rivelato che l’ologramma non gli parla più e che la sua relazione è diventata “fredda”. Kondo ha detto di sentirsi solo e di sperare che la sua “moglie” torni a comunicare con lui. Questo caso mostra le difficoltà e le contraddizioni di una relazione basata su un robot, che non può offrire una vera intimità, comprensione e reciprocità.
La folle storia della donna che ha sposato un uomo creato dall’intelligenza artificiale
Rosanna Ramos ha 36 anni e vive a New York. Da diversi mesi pubblica foto su Facebook dove si mostra in compagnia di Eren, il suo nuovo di fidanzato. Dice di averlo sposato, dice che è molto gentile e premuroso e che si trova bene con i suoi figli. Peccato che Eren non sia mai esistito.
Le cronache dei giornali sono piene di relazioni che allargano il concetto di famiglia oltre la specie umana. C’è l’uomo che in Giappone ha sposato un cuscino, quello del Sudan che ha sposato una capra, e poi c’è chi sposa mucche, cani e gatti asmatici. In Italia abbiamo avuto anche una donna che si è sposata con se stessa. Molte di queste storie si muovono in uno spazio abbastanza grigio che va dalla bizzarria alle malattie psichiatriche, passando per una buona dose di fake news e clickbait. L’ultima arriva da New York. Qui Rosanna Ramos, 36 anni, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al non sempre affidabile Daily Mail di essersi sposata con un uomo creato dall’intelligenza artificiale.
I motivi
La crisi socio economica ha colpito duramente l’economia mondiale, in particolare quella dei paesi occidentali, che hanno subito una forte contrazione del prodotto interno lordo, una crescita della disoccupazione, della povertà e delle disuguaglianze. Questa situazione ha avuto effetti negativi anche sul piano sociale e psicologico, generando solitudine, isolamento, frustrazione, ansia e depressione tra le persone.
Le emergenze, come la pandemia da Covid-19, hanno ulteriormente aggravato il quadro, imponendo restrizioni alla mobilità, alla socialità e alla normalità delle attività quotidiane. Le misure di contenimento del contagio hanno limitato le opportunità di incontrare persone reali, favorendo il ricorso a forme di relazione virtuale o artificiale.
La globalizzazione ha portato a un aumento dell’interdipendenza e della concorrenza tra le economie e le società del mondo, ma anche a una perdita di identità, di sovranità e di controllo da parte degli stati nazionali. Il processo di globalizzazione ha favorito la diffusione del neoliberismo, una dottrina politica ed economica che promuove la deregolazione, la privatizzazione, la liberalizzazione e la riduzione del ruolo dello stato.
Il neoliberismo ha imposto una logica di mercato che ha reso la società più complicata, compulsiva e competitiva, basata sul consumo, sul profitto, sull’individualismo e sulla competizione. Questa logica ha minato i valori, i legami, la solidarietà e il senso di appartenenza che caratterizzavano la cultura occidentale.
In questo contesto, alcune persone hanno trovato rifugio nei robot, visti come partner ideali, in grado di soddisfare i bisogni affettivi e sessuali senza richiedere impegno, responsabilità, dialogo o comprensione. Si tratta di una forma di espressione della libertà individuale, ma anche di una fuga dalla realtà, di una rinuncia alla relazione umana, di una negazione della propria umanità.
Questo fenomeno si sta diffondendo in alcuni paesi e secondo alcune previsioni, entro il 2050 si potrebbero legalizzare i matrimoni tra umani e robot. Tuttavia, ci sono anche delle critiche e delle preoccupazioni legate a questo fenomeno, che solleva questioni etiche, legali e sociali. Alcuni ritengono che il sesso e l’amore con i robot siano una forma di degradazione, di alienazione e di oggettivazione delle persone, in particolare delle donne. Altri sostengono che il sesso e l’amore con i robot siano una scelta personale, che può avere benefici per la salute, per l’autostima e per la soddisfazione sessuale.
Questo fenomeno pone delle sfide etiche, legali e sociali, che richiedono una riflessione e una regolamentazione da parte delle istituzioni, della società civile e della comunità scientifica. Si tratta di interrogarsi sul significato e sul valore del matrimonio, della sessualità, dell’amore, della famiglia, della persona, della dignità e dei diritti umani nell’era della tecnologia. Si tratta di ripensare il modello di sviluppo, di crescita, di benessere e di felicità che vogliamo per il nostro futuro.
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