
Waymo batte ogni record: 10 milioni di miglia autonome sulle strade pubbliche
Dal 2009 a oggi Waymo ha raggiunto il traguardo straordinario di 10 milioni di miglia percorse da veicoli a guida autonoma, pari a circa 16 milioni di chilometri, un percorso che equivalrebbe a dieci vite umane. Grazie a sensori avanzati, telecamere e un’intelligenza artificiale in grado di monitorare costantemente la strada, le vetture di Waymo vedono e prevedono ogni movimento di pedoni, animali e veicoli. Un risultato che segna un nuovo capitolo nella rivoluzione della mobilità senza conducente, con il 5G che promette ulteriori grandi evoluzioni nei prossimi anni.
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Microsoft continua i tagli: oltre 300 licenziamenti nonostante l’investimento in AI
A poche settimane dai 6.000 licenziamenti annunciati, Microsoft ha tagliato oltre 300 posti di lavoro aggiuntivi, concentrandosi principalmente su ingegneri del software e project manager. La mossa riflette come le grandi aziende tecnologiche stiano riducendo i costi pur aumentando gli investimenti nell’intelligenza artificiale, che viene impiegata per accelerare lo sviluppo e ridurre la necessità di alcune risorse umane. Un segnale chiaro di una fase di ristrutturazione e di priorità strategiche che cambiano il volto del lavoro tecnologico.
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Samsung rompe con Google: ecco l’alleanza con Perplexity per l’AI
Samsung si prepara a una rivoluzione nel settore AI per smartphone, siglando una partnership strategica con Perplexity. L’app Perplexity potrebbe essere pre-installata su futuri dispositivi Galaxy e integrata in servizi come il browser Samsung Internet e Bixby, l’assistente vocale che potrebbe debuttare in versione rinnovata. Questo accordo rappresenta un allontanamento significativo da Google, pur rimanendo legata ad Android, aprendo la strada a nuovi equilibri e scenari per l’intelligenza artificiale mobile nel 2026.
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Il crollo di Builder.ai: la grande bufala dell’AI indiana che non esisteva
Builder.ai, startup indiana valutata oltre 1,5 miliardi di dollari, è collassata dopo aver ingannato investitori e mercato con una falsa narrazione sull’intelligenza artificiale. Invece di un sistema AI avanzato, il lavoro veniva fatto manualmente da sviluppatori in India. Tra false fatture e frodi contabili, la società ha accumulato debiti enormi e ha licenziato tutto il personale. Questa vicenda mette in luce il fenomeno dell’“AI washing”, che rischia di minare la fiducia nel settore AI globale.
Scopri i dettagli su LinkedInPerplexity: la possibile rivoluzione AI che sfida i giganti del settore
In un mondo dominato dagli ecosistemi Google e Microsoft, Perplexity emerge come un’alternativa promettente nell’intelligenza artificiale generativa. Supportata da collaborazioni chiave come quella con Samsung, Perplexity punta a diventare un assistente AI versatile, capace di integrare funzioni avanzate in device mobili e servizi digitali, rilanciando il confronto tra provider AI per l’utenza consumer e business.
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Lo scandalo di Builder.ai spiegato in maniera schietta e coinvolgente
Matteo Flora, esperto di sicurezza e tecnologia, analizza nel dettaglio la caduta vertiginosa di Builder.ai in un video virale. Con chiarezza e un pizzico di sarcasmo, descrive come la “magica” intelligenza artificiale fosse in realtà una copertura dietro cui si nascondevano sviluppatori umani in India, e come questa burla abbia minato la fiducia degli investitori e del pubblico nell’intero settore AI.
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ONU: Regole urgenti per i “robot killer”, l’incubo sta diventando realtà
In un allarme lanciato recentemente, l’ONU sottolinea la necessità di norme immediate per governare lo sviluppo dei sistemi d’arma autonomi, comunemente chiamati “robot killer”. Questi sistemi non sono più fantascienza o ipotesi lontane, ma una sfida concreta che richiede interventi regolatori per prevenire rischi etici e umanitari catastrofici legati all’intelligenza artificiale militare fuori controllo.
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New York Times concede in licenza i suoi contenuti per alimentare l’AI di Amazon
Per la prima volta nella sua storia, il prestigioso New York Times accorda una licenza ad Amazon per utilizzare i contenuti editoriali e sportivi al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale generativa. Questa collaborazione segna un passo cruciale tra il mondo dell’editoria e quello tecnologico, aprendo dibattiti importanti sui rischi delle “allucinazioni” AI e la tutela del copyright nel nuovo panorama digitale.
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Sergey Brin: “Meglio essere violenti con l’AI, così risponde meglio”
Il co-fondatore di Google, Sergey Brin, durante un’intervista ha fatto scalpore affermando che i modelli di intelligenza artificiale tendono a fornire risposte più accurate se trattati con frasi violente o aggressive. Un’affermazione controversa che ha acceso il dibattito sull’etica dell’AI e sulle pratiche di addestramento dei modelli, evidenziando come la tecnologia abbia ancora molti aspetti in ombra e come servano regole etiche chiare per il suo sviluppo.
Leggi l’approfondimento su IlSoftware.itDa informatico a cercatore di senso