L’ignoto non è mai stato così vicino: come gestire l’impatto dell’AI sul nostro mondo e su noi stessi

Gestire l’ignoto nell’era dell’AI

L’ignoto è una condizione che accompagna l’essere umano da sempre. Di fronte a fenomeni naturali, scoperte scientifiche, cambiamenti sociali, l’uomo ha sempre dovuto affrontare l’incertezza e la sfida di capire e adattarsi al nuovo. Tuttavia, mai come oggi l’ignoto si presenta con una portata e una velocità senza precedenti, a causa dell’avvento e dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale (AI).

L’AI è una disciplina che studia e realizza sistemi in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come apprendere, ragionare, decidere, comunicare. L’AI ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, grazie all’aumento della potenza di calcolo, alla disponibilità di grandi quantità di dati, e allo sviluppo di nuovi algoritmi e modelli. L’AI ha dimostrato di poter superare le capacità umane in vari ambiti, come il gioco degli scacchi, il go, il poker, la traduzione, la diagnosi medica, la guida autonoma, la generazione di contenuti.

Queste prestazioni impressionanti dell’AI aprono scenari inediti e stimolanti, ma anche problematici e preoccupanti. L’ignoto che l’AI crea riguarda sia gli sviluppatori che gli utenti e la società in generale. Vediamo alcuni esempi di cosa significa gestire l’ignoto nell’era dell’AI.

Chi ne risente ?

  • Per gli sviluppatori, l’ignoto si manifesta nella difficoltà di comprendere e controllare il funzionamento e il comportamento dei sistemi di AI, soprattutto quelli basati sull’apprendimento profondo (deep learning). Questi sistemi sono spesso considerati delle “scatole nere”, in quanto non è chiaro come arrivano a produrre i risultati che producono, quali criteri usano per prendere le decisioni, e quali errori o bias possono commettere. Questo rende difficile garantire l’affidabilità, la sicurezza, l’etica e la trasparenza dei sistemi di AI, e impone agli sviluppatori di adottare metodologie e strumenti per monitorare, spiegare, verificare e correggere i sistemi di AI.
  • Per gli utenti, l’ignoto si manifesta nella difficoltà di interagire e fidarsi dei sistemi di AI, soprattutto quelli che si presentano come agenti autonomi, intelligenti e sociali. Questi sistemi possono generare aspettative, emozioni, conflitti e dilemmi negli utenti, che devono capire come comunicare, collaborare, delegare, negoziare, competere o contrastare i sistemi di AI. Questo richiede agli utenti di acquisire competenze e consapevolezza per usare in modo efficace, critico e responsabile i sistemi di AI, e di adattarsi ai cambiamenti che i sistemi di AI possono introdurre nelle loro attività, relazioni e identità.
  • Per la società, l’ignoto si manifesta nella difficoltà di prevedere e regolare gli impatti e le conseguenze dei sistemi di AI, soprattutto quelli che operano su larga scala e in settori sensibili. Questi sistemi possono influenzare la vita, la salute, la sicurezza, la privacy, la giustizia, la democrazia, l’economia, la cultura, l’ambiente di milioni di persone, e possono creare opportunità, benefici, rischi, danni, disuguaglianze, conflitti. Questo richiede alla società di stabilire principi, norme, valori, diritti, doveri, limiti, controlli per governare lo sviluppo e l’uso dei sistemi di AI, e di coinvolgere tutti gli stakeholder in un dialogo e una partecipazione democratica e inclusiva.

Come si può vedere, gestire l’ignoto nell’era dell’AI è una sfida complessa e multidimensionale, che richiede una visione olistica e interdisciplinare, e una collaborazione tra scienza, tecnologia, etica, politica, educazione, arte, società. Non esistono soluzioni semplici e definitive, ma solo processi di apprendimento, sperimentazione, riflessione, revisione, adattamento. L’AI non è un destino ineluttabile, ma una costruzione umana, che dipende dalle scelte e dalle azioni che facciamo oggi e che faremo domani. L’ignoto non è solo una minaccia, ma anche un’opportunità, per esplorare, innovare, creare, trasformare il nostro mondo e noi stessi.

Apprendimento continuo

Aggiungerei all’ultimo per quanto riguarda la società e l’immaginario collettivo come strumento imprescindibile l’apprendimento continuo. Senza il quale non si potrà avere la necessaria consapevolezza di quello che sta succedendo. Di fatto noi ci troviamo nella società dell’apprendimento dove non si può più vivere di rendita su quello che abbiamo studiato.

E’ forte a mia convinzione che l’apprendimento continuo sia uno strumento imprescindibile per la società e l’immaginario collettivo. Senza una formazione permanente e aggiornata, non si può avere la necessaria consapevolezza di quello che sta succedendo e di come agire in modo responsabile ed efficace. L’AI richiede infatti non solo competenze tecniche, ma anche trasversali, come il pensiero critico, la creatività, la comunicazione, la collaborazione, la cittadinanza digitale. Queste competenze possono essere sviluppate e potenziate attraverso percorsi educativi formali e informali, che coinvolgano tutti i livelli e le età, e che siano basati su metodologie attive, personalizzate, collaborative, integrate. L’AI può essere anche un alleato dell’apprendimento continuo, offrendo strumenti e risorse per facilitare, arricchire e diversificare le esperienze di apprendimento. L’AI non è solo un oggetto di studio, ma anche un soggetto di insegnamento e apprendimento.

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Riferimenti

  • Storia dell’Intelligenza Artificiale (IA): dalla nascita ai giorni nostri: un articolo che riassume la storia dell’AI, dalle sue origini alla sua evoluzione, e le sue applicazioni in diversi settori, come la medicina, la finanza, la scienza dei dati, la sicurezza informatica e la robotica. L’articolo affronta anche le questioni etiche e sociali sollevate dall’AI, e le sfide future che si prospettano.
  • Intelligenza Artificiale, significato e applicazioni dell’AI – Osservatori: una guida sull’AI, che spiega cos’è, come funziona, e quali sono i suoi ambiti di applicazione. La guida si basa sui dati di ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, che analizza il mercato, le tendenze e i casi di successo dell’AI in Italia e nel mondo.
  • Intelligenza artificiale: cos’è, come funziona ed esempi oggi – ZeroUno: un articolo che illustra le tecnologie che abilitano e supportano l’AI, come il quantum computing, i chip neuromorfici, le ReRAM. L’articolo descrive anche alcuni esempi di applicazione dell’AI in vari settori, come la salute, l’industria, l’agricoltura, l’arte.

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