Google, il gigante della tecnologia, ha recentemente proposto una nuova libreria HTML chiamata “Web Integrity API” (WEI), che ha suscitato molte polemiche. Questa proposta, che è stata inserita in via sperimentale all’interno di Chromium, è stata vista da molti come una sorta di DRM (Digital Rights Management) per il web.
La WEI
La Web Integrity API avrebbe cambiato il modo in cui i browser interagiscono con i siti web. Invece di semplicemente inviare una richiesta “get” a un sito web e ricevere in cambio una pagina HTML, il server avrebbe richiesto verifiche e rassicurazioni sul tipo di browser e sulla sua integrità. Solo un browser certificato avrebbe ricevuto la pagina web.
Questa proposta ha sollevato molte preoccupazioni. Prima di tutto, la Web Integrity API non è all’interno dello standard Web W3C, ma è stata creata da Google. Questo significa che sarebbe stato Google, che ha un enorme potere sul web, a decidere quali browser sarebbero stati certificati.
Inoltre, molti hanno visto questa proposta come una minaccia alla libertà del web. Internet è sempre stato libero: nessuno ha mai impedito a nessun browser di poter accedere e leggere una pagina scritta in un linguaggio standard, l’HTML. La Web Integrity API avrebbe potuto cambiare tutto questo.
Tuttavia, Google ha recentemente ritirato questa proposta. Il motivo? Il web non era d’accordo con questo nuovo standard. Molti hanno espresso preoccupazioni sul fatto che la Web Integrity API avrebbe dato a Google un potere eccessivo sul web.
Questo ritiro è un esempio di come la comunità del web può influenzare le decisioni delle grandi aziende tecnologiche. È un promemoria del fatto che il web appartiene a tutti noi e che dobbiamo lavorare insieme per mantenerlo libero e aperto.
Tuttavia………
Tuttavia, il pericolo rimane latente. Google, con il suo browser Chrome, ha un market share del 90%. Questo significa che Google ha un enorme potere sul web e può facilmente influenzare le decisioni che riguardano il futuro del web. Questo è un problema serio che dobbiamo affrontare se vogliamo mantenere la libertà del web.
Per ulteriori informazioni su questo argomento, vi consiglio di guardare questo video che spiega in modo più dettagliato la proposta di Google e le reazioni della comunità del web. In conclusione, la battaglia per la libertà del web è stata vinta, ma la guerra con il gigante dominante continua. Dobbiamo rimanere vigili e lavorare insieme per proteggere la libertà del web.
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