Umanesimo Digitale

Armi Letali
Immaginate un mondo in cui il vostro smartphone potrebbe trasformarsi in una bomba a orologeria. Un incubo? No, una terrificante realtà

L’intelligenza artificiale (IA) sta riscrivendo le regole del gioco nel mondo del lavoro, portando con sé un cambiamento che non ha precedenti

Neuralink, l’azienda co-fondata da Elon Musk nel 2016 ha impiantato il suo primo chip nel cervello di un paziente umano, Noland Arbaugh, un giovane tetraplegico.

Questa esigenza è stata sottolineata sia dall’OCSE che dagli imprenditori, in particolare durante il recente G7 Lavoro a Cagliari, dove i ministri delle sette potenze economiche hanno discusso le linee guida per affrontare queste problematiche.

L’automazione del reclutamento promette una selezione più rapida ed efficiente, filtrando i curriculum e le competenze dei candidati in modo imparziale. Tuttavia, anche questo sistema di selezione basato sull’IA presenta dei limiti.

L’IA ed il Lavoro: Una Rivoluzione Senza Precedenti?

Il 5 settembre 2024, l’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno firmato un trattato internazionale storico, la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale. Questo accordo rappresenta il primo trattato giuridicamente vincolante al mondo dedicato alla regolamentazione dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in modo da garantire il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto[2][3].